«Armageddon In The Park 2009»

Data dell'Evento:
01.08.2009

 

Nome dell'Evento:
Armageddon In The Park 2009

 

Band:
Necrodeath [MetalWave] Invia una email a Necrodeath [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Necrodeath [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Necrodeath [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Necrodeath
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Luogo dell'Evento:
Parco Comunale

 

Città:
San Giacomo degli Schiavoni (CB)

 

Promoter:
Armageddon In The Park [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Armageddon In The Park

 

Autore:
Night Wolf»

 

Visualizzazioni:
3754

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione Siamo alla sesta edizione dell’Armageddon In The Park, un piccolo (per il momento) ma sostanzioso festival che si tiene nel tranquillo Parco Comunale di San Giacomo degli Schiavoni a Campobasso. Nonostante le dimensioni del fest non fossero come quelle di un Gods Of Metal o di un Total Metal Festival o addirittura di un Evolution, l’Armageddon in the Park alla fine è riuscito a trascinarsi molte persone, sia perché il festival era gratis, sia perché il bill era molto interessante: a fine evento il parco era colmo di persone. Il festival era organizzato molto bene: c’erano stands di merchandising delle varie band protagoniste dell’evento, tendoni dove servivano da mangiare e da bere e, ciliegina sulla torta, a fine serata c’era un estrazione per la vincita di una Chitarra Dean. L’Armageddon in the Park 2009 è stato finanziato da alcuni Sponsor e dal Comune, e proprio a questo vorrei rivolgere le mie congratulazioni, in quanto finanziare un fest è veramente un qualcosa di ammirevole, che a parere mio, non fa solo la felicità dei Rockers e dei Metallari ma anche dei commercianti e quindi all’economia del paese.
Il primo gruppo a salire sul palco proviene da Campobasso, il loro stile è molto vicino a quello dei leggendari Dissection, loro sono gli HELLSTEPS. Non c’è che dire la loro esibizione è stata davvero gradevole, meglio di cosi non credo si poteva iniziare. Il gruppo ha presentato brani eccezionali, tra le song proposte le più interessanti sono state “Bad Blood” e la conclusiva “Nine Chants Of The Rising Dead Mother”, ma quella che davvero ha fatto furore è stata “Adrenaline”. Gli Hellsteps erano in forma: Dienece, come Lord Of War e Lord of Arhald era carico e adrenalinico; un esibizione con i fiochi.
Conclusa la prova di Dienece e soci, si preparano a salire i romani BREATHIN’ GOD. Il parco comunale durante la loro esibizione era in fase di riempimento, Filippo, uno dei due singer ha spronato quel poco pubblico che inizialmente c’ era per farli avvicinare sotto al palco e farli partecipare con loro. La prova dei Breathin’ God è stata buona, la coppia Filippo-Alessio è molto energica e il connubio tra i due stili di voce è positivo. Tra le songs suonate, quelle riuscite davvero bene sono: “Starting Again” e la conclusiva “Redemption”, ottima anche la loro versione di “Rose Of Sharyn” dei Killswitch Engage.
Il terzo gruppo ad esibirsi in questa sesta edizione dell’ Armageddon In The Park, corrisponde al monicker di: SUBLIMINAL CRUSHER. La band è carica e vogliosa di scaldare il pubblico, ed è proprio durante la loro esibizione che il pit comincia a muoversi, anche se a parteciparvi sono solo adolescenti. Bella presenza, bella musica e tanta grinta, i Subliminal Crusher non hanno risparmiato nulla, il loro sound era probabilmente il più pulito rispetto agli altri, nel senso che tutti gli strumenti compresa la voce erano ben distribuiti, ben sincronizzati. Canzoni come: “Preface”, “Bored” e “Life Arises” sono riuscite egregiamente; grandi onori vanno a Steph, caparbio singer che in questa esibizione ha dato prova di grande carisma e intraprendenza. Bravi.
Sono circa le 21:00, da questo momento cominciano le esibizione dei più anziani, i primi tra questi, ad approdare su questa piccola arena di San Giacomo degli Schiavoni sono i massicci ROSAE CRUCIS. C’è da dire che sono stati i più scenici, si presentano vestiti da cavalieri crociati e Giuseppe Cialone con il cantato che va un po’ nella recitazione rende lo show veramente unico. Anche la loro scaletta è stata interessantissima, partiti con “Rosa Croce”, hanno continuato con altri brani come: “Crociata”, “Fede, Potere, Vendetta” e “Branc Mac Morn”; hanno eseguito “Sangue Acciaio” tratto dal loro nuovo album ed hanno concluso con una fantastica cover di Baluardi, ovvero con “Ballo in Fa minore”. Bella l’ affermazione di Giuseppe, in quanto durante lo show ha urlato che il metallo italiano non è secondo a nessuno, io personalmente, aggiungerei che anche i festival nostrani, non sono secondi, e questa edizione dell’ Armageddon ne fa da ulteriore prova. Infine, altri complimenti vanno ai chitarristi dei Rosae Crucis, tecnici e veloci.
Dopo i Rosae Crucis, a scaldare gli animi dei metalhead presenti all’Armageddon, sono gli HOUR OF PENANCE. Francesco e soci si sono mostrati dei ragazzi molto alla mano: hanno parlato e scherzato con il pubblico. La loro esibizione è stata coinvolgente quanto le altre, ho sentito parlare spesso di loro e questa data dell’Armageddon ha confermato le varie voci che ho sentito dire, ovvero: che sono dei rulli compressori. Gli Hour Of Penance aprono il loro show con “Misconception” e proseguono con la possente “Liturgy Of Deceivers”. Dopo questa, la band romana esegue “The Righteous Malevolence”, canzone che farà parte del loro nuovo album; la song è forte e veloce, presenta un bel riff, se il nuovo disco sarà fatto con questa pasta, credo sarà un lavoro con i fiocchi. La conclusione ci è data dalla spettacolare “Hideously Conceived”. Detto questo, non posso che complimentarmi col gruppo, la loro esibizione è stata discreta, spero di ascoltarli ancora live.
Sono circa le 23:00, il Parco Comunale di San Giacomo è ormai pieno; è arrivato il momento dei possenti CENTVRION, gruppo attesissimo, insieme agli headliner Necrodeath. Il pubblico ha acclamato tantissimo questo gruppo, durante la loro esibizione c’ erano ragazzi che conoscevano le loro canzoni a pennello, se ne intravedevano alcuni che cantavano a squarciagola. La più quotata era “Panzer March”, durante la song c’era un headbang molto folto, ed il pubblico urlava il ritornello come dannati. I Centvrion, predisponevano di un Germano Quintabà molto grintoso, a mio parere ha dimostrato di essere un animale da palco, la sua voce è forte e brillante, ciò lo prova la possente “Bloodstreet”. Chiudono in bellezza con la possente “Centvrion”, confermando ancora una volta il loro status acquisito di grande band Heavy Metal.
A mezzanotte circa, si conclude l’ esibizione dei Centvrion, dopo l’ uscita della band si prepara la scenografia per la band headliner, si appende prima un telone con su scritto NECRODEATH e poi vengono montati gli strumenti. Si spengono i riflettori ed uno ad uno cominciano a salire: Peso, Pier, Gl e Flegias. L’ultima volta che li vidi è stato a Marzo all’ Oddly Shed di Caserta, la loro performance fu buona, ma questa dell’Armageddon è stata di gran lunga superiore. Un po’ di tempo fa, leggendo alcune critiche mi parse di capire che i Necrodeath sono formidabili nei festival mentre nei locali se la cavano discretamente lasciando a volte l’ amaro in bocca, ebbene, posso dirvi che forse quelle ipotesi erano giuste, perché la loro prova a questo Armageddon è stata straordinaria. Con un Flegias più comunicativo e aperto al dialogo ed un GL con più voglia di scherzare, loro show ha preso una forma diversa; Peso e Pier invece, si confermano ancora dei grandiosi musicisti: precisi, tecnici ed esuberanti. I Necrodeath aprono in bellezza, ovvero con “Forever Slaves” , il pubblico da subito si è cimentato a danzare sulle note della song e se durante la prova dei Subliminal Crusher si erano proposti solo ragazzini, in quella dei Necrodeath si erano fatti avanti anche i veterani. Del nuovo album’ “Phylogenesis”, sono state suonate “I.N.R.I.” e la stupenda “The Theaory” introdotta da Flegias con la sua stridula voce. Altri pezzi che hanno scatenato la folla sono stati: la grandiosa “Master Of Morphine”, “100%Hell” e la sinistra “Church's Black Book”, la chiusura dello spettacolo e di tutto il festival è stata segnata da “Smell Of Blood”. Come dicevo prima, è la seconda volta che assisto ad uno show dei Necrodeath, non mi hanno mai deluso e personalmente sono fiero che sia un gruppo storico italiano.
Gli ultimi complimenti e soprattutto ringraziamenti, vanno agli organizzatori dell’Armageddon In The Park, che da anni sudano sodo per regalare (in tutti i sensi) questo magnifico evento a noi Rockers e Metallari d’Italia.

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Night Wolf Articolo letto 3754 volte.

 

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