«PogaParty 05»

Data dell'Evento:
29.10.2005

 

Nome dell'Evento:
PogaParty 05

 

Band:
Stormlord [MetalWave] Invia una email a Stormlord [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Stormlord [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Stormlord [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Stormlord [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Stormlord
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T.E.R. [MetalWave] Invia una email a T.E.R. [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di T.E.R. [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di T.E.R.
guests

 

Luogo dell'Evento:
Passignano sul Trasimeno

 

Città:
Perugia

 

Promoter:
Associazione SensaSenzo .
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Autore:
Alcio»

 

Visualizzazioni:
3060

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione Nonostante la nebbia assoluta riesco ad arrivare in quel di Passignano (sul lago Trasimeno, a pochi chilometri da Perugia), nella struttura dove si terrà l’edizione 2005 del «Poga Party», un piccolo festival giunto alla seconda edizione e già diventato una sorta di piccolo evento del centro Italia, forse anche per la massiccia presenza di pubblico presente lo scorso anno.
La manifestazione si compone di due serie di performance: il pomeriggio dedicato ad un concorso di bands emergenti (quattro quest’anno) e la sera con band affermate tra quelle dell’italico panorama (le restanti tre)…… ma entriamo nel cinema adibito per l’occasione a sala concerto e tuffiamoci nelle distorsioni delle chitarre.

Mi scuso innanzi tutto con le prime due band che si sono esibite perché non ne ricordo il nome, ad ogni modo la prima suonava una sorta di crossover, nulla di che sia dal punto di vista musicale sia da quello della scenicità, solo una discreta tecnica individuale che potrebbe far sperare in qualcosa di migliore per il futuro.
La seconda band, invece, si è prodigata in un power metal epico e pomposo, ben suonato e cantato da un ragazzo con una buona tecnica vocale. A me il genere non piace proprio, ma il gruppo ha delle discrete frecce al proprio arco e reputo che i ragazzi potrebbero anche provare a fare il saltino di qualità, anche se in un genere indubbiamente inflazionato e non più tanto di moda come un paio di anni fa.
I ternani T.E.R. sono il terzo gruppo in concorso e si presentano sul palco con la formazione parzialmente rimaneggiata. Visto l’allontanamento recente del loro vocalist, alla voce è passato il chitarrista Francesco, che ha temporaneamente appeso lo strumento al chiodo per concentrarsi solo sul cantato. Il quartetto della conca sciorina il proprio death/thrash metal basato su tempi sostenuti e riffing serrato, vocals al vetriolo e tanta violenza. Il combo, anche se di recente formazione e quindi di scarsa esperienza, mi ha davvero colpito per tecnica e presenza scenica. Indubbiamente, lo screamer precedente aveva delle doti migliori come cantante, ma dal vivo era tutto fuorché front-man, mentre l’attuale è un discreto urlatore (si potrebbe fare meglio, ma capisco che ha avuto poco tempo per affinare la tecnica canora tipica del death) e davvero un buonissimo front-man. A giudicare dalla presa che hanno avuto sul pubblico (anche grazie a due cover azzeccatissime, come “A skull full of Maggots” dei sempreverdi Cannibal Corpse e l’inno dei Sodom “Fuck the Police”), i ragazzi hanno lasciato un buon segno sui presenti. Promossi!
A seguire, ultimo gruppo in concorso, i Maledicta. I ragazzi giocano in casa ed hanno un buon numero di amici sotto palco a dare loro man forte…. ma a me non sono piaciuti affatto.
Il loro cross-over mi sembra sconclusionato: mi hanno dato l’impressione di forzare le scelte (particolari sin troppo) dei loro arrangiamenti, più per sembrare originali a tutti i costi che per puro genio creativo. Il combo ha una discreta esperienza live e si vede in quanto a presenza scenica e tutto, ma non convince affatto. Peraltro, dopo i ripetuti insulti ed inviti ad andarsene lanciati da un folto gruppo di presenti, i nostri hanno anche precisato che, volenti o nolenti, loro hanno anche aperto per i Dark Funeral a Roma. Ora, a parte la caduta di stile che una frase del genere provoca inevitabilmente, non mi sembra di poter farsi vanto di una sola data di spalla ad un gruppo (peraltro non sono mica gli Slayer), in quanto non significa proprio che quel gruppo ti stimi in maniera particolare! Mi dispiace ragazzi, ma immagino abbiate conosciuto serate migliori nella vostra carriera. Alla prossima!
La prima parte del Poga Party si conclude qui, veloce cambio di palco, line-check al volo e sono sul palco i Sudden Death. Il combo romano sciorina il proprio brutal death metal di buona fattura, con discreta tecnica individuale e coesione di gruppo, nonostante i piccoli inconvenienti tecnici (volumi delle spie, strumenti che si sentono di più e di meno ecc.) di cui la band si lamenta durante lo show.
Il divario con le precedenti band si sente, ed i Sudden dimostrano che una carriera decennale con moltissime esperienze live, anche in supporto di molti dei più acclamati acts death metal mondiali, serve ad un gruppo per maturare dal limbo delle band da garage, a quelle più professionali.
Unico neo della serata, a mio modesto parere, la loro cover di “War Ensamble” degli inossidabili Slayer. Scusate questa critica, ragazzi, ma sentire la mia canzone preferita del mio gruppo preferito, suonata in maniera brutal con growl e blast-beats, mi ha un po’ spiazzato: non me ne vogliate!
E' ora il turno dei ternani Subliminal Crusher. Il quintetto si sta affermando in tempi velocissimi, grazie ad un buon demo, ed al debut CD fresco di stampa, dal titolo “Antithesis”, ma soprattutto grazie ad una intensa attività live li ha portati su e giù per l’italico stivale a supportare gente del calibro di Entombed, Sadus, Destroyer 666, Handful of Hate e molti altri.
I nostri sono ben rodati dal vivo e, nonostante la mezz’oretta scarsa a loro disposizione (tempo ridotto dal ritardo accumulato precedentemente e dalle esigenze degli headliner, Stormlord), i nostri hanno davvero lasciato il segno sui presenti, molti dei quali convenuti proprio in ricordo della loro precedente performance al Poga Party dello scorso anno. Ottima tecnica, presenza scenica, amalgama di gruppo ed un singer/personaggio sceso più volte tra il pubblico, quando non impegnato ad arrampicarsi sopra il PA dell’amplificazione. Uno show che molti dei convenuti ricorderanno, anche perché, finalmente, sotto-palco si scatena il Pogo che tutti (visto il nome dell’evento) si aspettavano!
Rapido cambio di palco, il sipario rosso si chiude e si inizia a sentire l’intro strumentale degli Stormlord. Si apre il sipario ed il sestetto capitolino si presenta al pubblico in grosso spolvero!
Se il loro ultimo CD mi aveva fatto una buona impressione, i ragazzi dal vivo mi hanno davvero entusiasmato. Il loro show è coinvolgente, trascinante e divertente: raramente un combo di black metal (per quanto contaminato e/o sinfonico) mi ha fatto divertire così on stage!
La track-list del loro show è incentrata, ovviamente, sul loro ultimo studio album, “The Gorgon Cult”, ma i nostri non disdegnano di andare su è giù per la loro discografia e regalare quelle piccole chicche che il cospicuo pubblico accorso espressamente per loro si aspettava! I presenti dimostrano di apprezzare la musica proposta con un pogo piuttosto continuo per tutta la durata dello show.
Il buon Cristiano Borchi risulta essere un front-man spigliato, oltre ad un buon vocalist che sa alternare growls e screaming . Il bassista è una vera bestia da palco e si sbatte a destra e sinistra, facendo smorfie ed arringando il pubblico, la coppia di asce è precisa e tagliente come un coltello svizzero, il drumming potente ed assassino e le tastiere si ritagliano il loro posto d’onore in un gruppo davvero bene assortito.
Non saranno certo le mie parole a cambiare il corso della loro carriera, ma gli Stormlord sono davvero una band che vale la pena andare a vedere dal vivo!!!!
Il sestetto, dopo la fine dello show, regala un paio di bis (non previsti) al pubblico come forma di ringraziamento per il sudore profuso in tanto pogo!

La manifestazione si conclude anche quest’anno con un giudizio più che positivo.
A parte qualche piccolo inconveniente tecnico tutto è filato via liscio e già si aspetta l’edizione dell’anno prossimo, sperando che nel 2006 ci sia ancora una maggiore affluenza di pubblico, che quest’anno avrà contato più o meno 250 unità!
È raro vedere manifestazioni organizzate così bene in paesini medio-piccoli per cui si spera che con il passa parola si possano premiare gli organizzatori, con una sempre maggiore affluenza di pubblico, per l’edizione del prossimo anno.
Per tutti coloro che non sono venuti voglio solo ricordare che per la simbolica cifra di 1 euro, quest’anno erano presenti 7 bands, stand di dischi e tutto quanto fa il metallaro felice: bar fornito di freschissima birra compreso!
All’anno prossimo e…. NON MANCATE!

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Alcio Articolo letto 3060 volte.

 

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