AA.VV. «United In Hell» (2009)

Aa.vv. «United In Hell» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
837

 

Band:
AA.VV.
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di AA.VV.

 

Titolo:
United In Hell

 

Nazione:
Italia - Rep. Ceca

 

Formazione:
The True Endless
M - Guitar, Vocals
Andras - Guitar
Soulfucker - Bass
Mayhem - Drums

Sekhmet
Set - Guitar, Vocals
Nekromancer - Guitar
Warlord - Bass
Ragnar - Drums

Tundra
Nefastvm - Vocals
Pesten - Guitar, Bass
Abominio - Drums

Inferno
Adramelech - Vocals
Ska-gul - Guitars
Pentaroth - Bass
Sarapis - Drums

 

Genere:

 

Durata:
48' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questo “United in hell” è un 4 way split italo-ceco uscito ad aprile 2009 tramite la Aphelion Prods e limitato a 1000 copie, la cui qualità delle bands, fortunatamente, è più che buona. Malgrado infatti l’esiguità in minuti del materiale proposto (circa una decina di minuti a band, tranne i The True Endless che oltrepassano i 16 minuti) appare chiaro che questo split è una release direi riuscita, e che consiglio già da subito tranquillamente a chiunque cerchi un bel disco black metal underground.
Aprono le danze i novaresi The True Endless, che in sintesi fanno la loro mattanza con il primo brano, mentre il secondo, pur se bello e dal mood abbastanza simile, non lo eguaglia in bellezza (o forse è troppo lungo). Meglio “Al fock d’la vita” dunque, che fa uso massiccio di riffs maestosi che non si spostano molto da quello principale, e di velocità alte o medie per tutta la durata del brano. Non male la qualità sonora, che una batteria non molto alta ma con eco che da una che di “sfocato”, riuscendo a conferire profondità ai pezzi e a creare una buona atmosfera.
Per secondi troviamo i cechi Sekhmet, fautori di un black metal molto più scarno e grezzo ma comunque veloce, e direi anche riuscito nella grande “Pochod Kvarvé Temnoty”, contaminata da piccole divagazioni death/thrash old school decisamente adorabili. Pregio della band è quello di mostrare uno stile vivace e dinamico, che colpisce soprattutto nella parte centrale di questo brano. Poco importa, poi, che la chitarra sia un po’ bassa e forse pure un po’ confusa, e non importa neanche che il brano precedente non sia bello come quello citato. Ben fatto.
Non male anche la prova degli ostiensi Tundra, che ci offre due tracce più intro breve di un black metal in pienissimo stile norvegese, con la prima canzone, “Room 1977” che alterna sapientemente parti arpeggiate e meditative ad altre più dirette e violente, mentre “Burial night” è più selvaggia e malata. Curiosa la produzione, che mette in secondo piano la chitarra rispetto a tutto il resto, dando un suono riuscito e avvolgente ma inedito e parecchio strano, che comunque non manca di fare la sua figura. Ottima prestazione pure dai Tundra, che riescono a mantenere una tensione e un senso di malattia tangibile per tutta la durata dei brani, i quali spiccano appunto per l’atmosfera sparsa su tutti i pezzi piuttosto che per un particolare momento delle canzoni. A mio avviso, tuttavia, proprio per questo motivo i Tundra rendono meglio su un loro full length che sulla breve durata, per cui consiglio a chi volesse addentrarsi nei meandri dei Tundra, di ascoltare anche qualche loro full length.
Chiudono, e sbancano tutto, i cechi Inferno, che ci propongono due brani di un black metal old school con riff grezzissimi e abbastanza minimalisti, che riescono ad affascinare e a colpire alla grande nonostante la band si avvalga di pochi mezzi, e di arrangiamenti di chitarra molto minimali, ma comunque vincenti. Qui non c’è proprio niente da dire: due brani praticamente perfetti, senza cadute di tono o di spessore, violenti e cattivi. Il cui acquisto di qualche altra loro release è consigliabile a chiunque abbia un po’ di buon gusto in questo tipo di musica. Eccezionale.
Tirando le somme: split riuscito, con tutte e quattro le bands molto vicine in valore, ma con gli Inferno che vincono su tutti, poiché è senz’altro la band che mostra più potenziale. L’acquisto di questo split è consigliabile a chiunque segua il Black Metal underground. Ma sbrigatevi, perché il cd è limitato a 1000 copie, e la tiratura della release a cassetta a sole 99 copie.

Track by Track
  1. The True Endless - Introdusion - Al Fock d'la Vita 75
  2. The True Endless - La Peste Nera 65
  3. Sekhmet - Pohrebnì Boure (Funeral Storm) 70
  4. Sekhmet - Pochod Krvavè Temnoty (Bloody dark walk) 80
  5. Tundra - Nothing 60
  6. Tundra - Room 1977 75
  7. Tundra - Burial Night 75
  8. Inferno - Hrbitovní Pach (Graveyard Smell) 80
  9. Inferno - Démonické Pozehnáni k Smrti (Demonic blessing to death) 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Snarl » pubblicata il --. Articolo letto 837 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti