LionSoul «Omega» (2013)

Lionsoul ŤOmegať | MetalWave.it Recensioni Autore:
MrSteve »

 

Recensione Pubblicata il:
18.04.2014

 

Visualizzazioni:
2701

 

Band:
LionSoul
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Titolo:
Omega

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Aurelio Parise - Guitars, backing vocals
Giuliano Canu - Keyboards
Ivan Castelli - Vocals
Luca Secomandi - Drums
Mattia Belloli - Guitars, backing vocals
Roberto Poli - Bass, backing vocals

 

Genere:
Power Metal

 

Durata:
1h 6' 39"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il power metal è, in tutta onestà, un genere pericoloso. È estremamente codificato, e questo porta troppo spesso a gruppi con poca fantasia compositiva o troppo legati a un particolare stile per riuscire a colpire con efficacia. Proprio perché ai più sembra un genere "semplice" rispetto ad altri, diventa ancora più complesso e difficile da costruire.
I Lionsoul riescono nell'impresa? Dopo molti ascolti sono convinto che la risposta sia sì, ma con qualche riserva. Ad esempio, tutti i clichè del genere rispondono all'appello, dall'ormai canonico brano orchestrale, alla "prophecy", all'uso delle tastiere, ma la scelta di avere una tematica originale (l'antica Grecia) e qualche momento particolarmente ispirato come in Liar gli permettono di sfuggire per un soffio all'etichetta di "un altro gruppo di fan di Gamma Ray ed Helloween". La registrazione potrebbe essere leggermente più pulita, e in alcuni momenti le tastiere faticano a uscire, ma per un debutto qualitativamente è ottimo. La tecnica c'è, ma non è portata in primo piano, e sebbene ci siamo occasioni che innalzano il lavoro resta un grosso problema di fondo di ripetitività e di mancanza generale di caratteristiche particolari.
Trovo difficile stabilire una vera identità per il gruppo, è questo il problema. Un buon esordio, ma non quel tipo di disco che ti resta impresso: ci sono canzoni che fanno scattare qualcosa, ma anche troppe che suonano generiche e durano decisamente troppo a lungo. Il fatto che la voce sia competente, ma niente di particolarmente memorabile non aiuta a rendere facile identificare l'anima del suono della band: con un po' di potenza o personalità in più e qualche taglio alla lunghezza sarebbe potuto essere un gran risultato, ma così resta solo un buon potenziale, un po' troppo poco sfruttato per far girare molte teste.
Un disco buono, e con momenti interessanti, ma non da cercare disperatamente. Terrò un occhio sulla band per vedere se il loro secondo lavoro troverà quell'identità di cui hanno disperatamente bisogno, ma in complesso il risultato è positivo.

Track by Track
  1. Apò Mēchanēs Theós 65
  2. Heavenly Ride 70
  3. A New Horizon 75
  4. Liar 75
  5. Shadow Of The Black Horse 65
  6. Tiger Of Gaugamela 65
  7. The Prescient 70
  8. Atlantis 70
  9. Rage Of The Waters 65
  10. Delirious Mind 70
  11. Prelude To An End 65
  12. Omega 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

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