Chupacabras «Inciviltà» (2011)

Chupacabras «Inciviltą» | MetalWave.it Recensioni Autore:
fabio HC »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1834

 

Band:
Chupacabras
[MetalWave] Invia una email a Chupacabras [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Chupacabras [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Chupacabras [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Chupacabras

 

Titolo:
Inciviltà

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Met - voce
Fede - chitarra
Cri - basso
Freddy - batteria

 

Genere:

 

Durata:
45' 21"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Da quel d'Imperia, ecco il ritorno degli italiani crossover Chupacabras, giunti al loro secondo album molto importante per la scena metal italiana e pure punk. Dopo il primo "...Il Tuo Delirio" e dopo la distanza di ben otto anni, la formazione ligure torna in studio per registrare questo buon lavoro, targato SG Records. C'è da dire inoltre che l'etichetta indipendente propone ottimi gruppi, sempre all'altezza del grande sound italico. Ma analizziamo l'album.
Le undici tracce dei nostrani sono introdotte dalla title-track, energica grazie alle chitarre, le quali propongono ritmiche spaccaossa, tipiche del crossover e del metalcore. I testi in italiano poi rendono più appetibile la fatica, avvicinandola un po' più alla scena hardcore italiana. Questo brano in particolare parla dello schifo che l'umanità ha creato nel mondo, riferendosi all'effetto serra ed al nucleare. Voce cattiva urlata accompagna qualche tirata più metalcore, ma la chitarra solista col suo tapping ben fatto dà al sound una matrice più mistica. Ben fatto. Altro pezzo di ottima fattura è senza dubbio "Affuoco", quinto brano del disco; dopo l'intro spasmodico della chitarra, la partenza è ottima, pogabile sotto palco al punto giusto, con delle ripartenze violente in blast beats. Qui nel testo si aggredisce la propria città, con spezzoni di testo che incitano: "Imperia, odio questa città". "Rabbia" cambia di poco il timbro del suono, il quale varia dal metalcore all'heavy/thrash metal. Il bel ritornello melodico poi crea un ulteriore spazio di libertà all'interno del sound, e le urla schizzate fanno qui ancora capolino. Altro gran pezzo. Il resto del lavoro procede abbastanza similmente, a parte l'ultima traccia "Rabbia vol. II", rappresentante senz'altro l'outro generale col suo pianoforte cadenzoso. La potenza del gruppo è notevole, enfatizzata sicuramente dalle poderose chitarre che generano un vero e proprio muro di suono. Congratulazioni a Met e soci, ma anche alla SG Records, sempre presente nella scena.
Ottimo crossover.

Track by Track
  1. Inciviltà 70
  2. Incubo Catodico 70
  3. Rabbia 75
  4. Rido 70
  5. Affuoco 80
  6. Appesi Ad Un Filo 70
  7. Voracità 70
  8. All'Inferno 70
  9. Maschere 70
  10. God Of War 80
  11. Rabbia vol. II 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di fabio HC » pubblicata il --. Articolo letto 1834 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti