Bejelit «Hellgate» (2003)

Bejelit «Hellgate» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Glory Rider »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2270

 

Band:
Bejelit
[MetalWave] Invia una email a Bejelit [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Bejelit [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Bejelit [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Bejelit

 

Titolo:
Hellgate

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fabio Privitera: Vocals
Sandro Capone: Guitars
Giorgio Novarino: Bass
Giulio Capone: Drums, Keys and Piano
Daniele Genugu: Guitars

 

Genere:

 

Durata:
52' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2003

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ave a Voi, Metal visitatori! Metal Wave, con la sua nuova veste multimediale, è lieta di accogliervi di nuovo sulle sue pagine, dove oggi si discute dei Bejelit, Power Metal band di origini piemontesi. Giunti con il qui esaminato “Hellgate” alla quarta release, dopo due demo ed un EP prodotti nell’arco di due anni, i ragazzi dimostrano una buona maturità a livello compositivo e musicale; in effetti, i brani sono costruiti su strutture ben arrangiate e dimostrano una coerenza globale pregevole. Efficace è anche l’uso ben ragionato delle tastiere e dei synth, che senza sormontare gli altri strumenti creano un bell’effetto di fondo, che si sposa egregiamente con le armonie e le melodie tessute dalle chitarre, molto interessanti peraltro. Una nota molto positiva va alla power-ballad “I Won’t Die Everyday”, molto suggestiva e ben eseguita; la nota negativa, purtroppo, se la beccano invece i suoni di batteria, poco dinamici ed artificiosi, anche se è ormai una necessita tecnica l’utilizzo delle strumentazioni digitali per ottenere la potenza richiesta dal genere. In definitiva, l’esito dell’ (esame) :-), scherzo… è comunque positivo ed i Bejelit meritano i miei complimenti personali: sicuramente una band interessante e posata in un ambiente musicale sempre più inflazionato e, purtroppo per questo, a volte piatto come il Power Metal. Allora Auguroni di cuore ai Bejelit, sperando che accolgano la mia osservazione di prima come un consiglio spassionato. In bocca al lupo, ragazzi! Speriamo di incontrarci di nuovo sulle web-pages di Metal Wave. Hail!

Track by Track
  1. BloodSign 75
  2. Bones And Evil 70
  3. The Haunter Of The Dark 70
  4. I Won’t Die Everyday 80
  5. Slave Of Vengeance 65
  6. Skull Knight Ride 70
  7. Death Chariot 80
  8. Dust In The Wind 70
  9. Bejelith 70
  10. In Void We Trust 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Glory Rider » pubblicata il --. Articolo letto 2270 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti