Onsetcold «Onsetcold» (2008)

Onsetcold «Onsetcold» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
836

 

Band:
Onsetcold
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Titolo:
Onsetcold

 

Nazione:
Inghilterra

 

Formazione:
Shaq - Vocals
Silz - Guitar
Mike - Bass
Ineal - Drums
Farley - Keyboards

 

Genere:

 

Durata:
44' 50"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ultimamente l'Inghilterra mi sta nutrendo di metal estremo carico di energia e genuino, come non se ne sentiva più molto in giro. Altra interessante creatura che non conoscevo questi Onsetcold, arrivati al loro primo album a lunga durata, dopo una serie di EP, pubblicati in una manciata di anni. Stessa formazione di nerboruti maschi coadiuvati da una presenza femminile alle tastiere, in grado di dare un tocco superlativo alle composizioni. Prendete una parte di death metal roccioso e groovy, alla maniera dei più esasperati nu-metallers, con una punta di avanguardismo stile Noctrunus (chi se li ricorda?), una di black metal in grado di evocare le più oscure forze dell'aldilà e i fasti di band grandiose quali, Thou Shalt Suffer o i primi Rotting Christ (quelli di “Passage To Arcturus”), una di opprimente doom gelido e cupo come solo nel nord d'Europa si fa; concludete miscelando il tutto con una produzione moderna in grado di soddisfare senza fallo tutti questi generi e dal vostro magico shaker mentale, vi ritroverete in una via sinistra verso l'infermità mentale. Afferrate la mano di composizioni da brividi lungo le braccia, la traccia iniziale (“Life Without Numbers”) parte con un growl che diffonde subito un aria di terrore, ci conduce ad un riff degno dei migliori Unholy d'annata, vira bruscamente verso un metal moderno e sincopato, e poi seguita in un triste mare di tastiere disperate e death metal a doppia cassa e blastbeat, fino ad un ritornello solenne, che richiama l'apocalisse. Muovete i passi in una serie di composizioni fresche ed esaltanti, nella loro miscela vincente, senza dover necessariamente strizzare l'occhio a qualsivoglia trend, estremi nel vero senso del genere. Le tastiere qui non servono per edulcorare o smussare o sembrare accattivanti, deprimono e sorreggono in maniera armoniosa; vera musica per anime nere, consumate.
Da non sottovalutare la produzione italiana, nonché registrato, missato e masterizzato interamente in suolo nazionale, agli Zeta Factory di Bologna e allo studio 73 di Ravenna, che ci rivela (ancora una volta) un'Italia in fervido movimento per essere suolo competitivo internazionalmente, anziché repubblica delle banane.

Track by Track
  1. Life Without Numbers 85
  2. No Sun No Life 80
  3. Psychopath 70
  4. Masterdom 80
  5. Pale Horse 85
  6. After The Fire 85
  7. Neurotic 75
  8. Relentless 80
  9. Ritual Human Sacrifice 75
  10. Servitude 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
79

 

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