«A Night of Unholy Souls»

Data dell'Evento:
16.01.2016

 

Nome dell'Evento:
A Night of Unholy Souls

 

Band:
Infernal Angels [MetalWave] Invia una email a Infernal Angels [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Infernal Angels [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Infernal Angels
Goat Vomit Noise [MetalWave] Invia una email a Goat Vomit Noise [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Goat Vomit Noise [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Goat Vomit Noise [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Goat Vomit Noise
Necandi Homines [MetalWave] Invia una email a Necandi Homines [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Necandi Homines [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Necandi Homines
Educis Nubila [MetalWave] Invia una email a Educis Nubila [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Educis Nubila [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Educis Nubila
Bloodtank

 

Luogo dell'Evento:
Moel

 

Città:
Alba Adriatica (TE)

 

Autore:
Snarl»

 

Visualizzazioni:
4125

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Infernal Angels In Abruzzo il Black Metal è ormai una tradizione abbastanza unanimemente assodata, con le città di Pescara e Chieti a continuare a sfornare concerti e bands dal pedigree ragguardevole, e con L’Aquila non certo da meno, visto che nonostante le traversie che hanno afflitto questa città, anche da qui provengono musica e musicisti con un certo curriculum. La provincia di Teramo, invece non è stata ancora interessata da questo genere se non in minima parte: in questa provincia sono sempre andati di moda più che altro due generi musicali: hardcore, con bands come Mud e Vibratacore, e il metal classico, molto popolare e la cui tradizione si estende fino alle basse Marche. Piano piano, però, le cose stanno cambiando nel Black Metal anche in quel di Teramo, con concerti, bands alla ribalta e soprattutto con la riapertura ad Alba Adriatica dell’ex K28, meglio noto ora come Moel, e che in data 16 Gennaio 2016 ha proposto un mini festival parecchio interessante di ben 5 bands. L’opportunità di tastare il polso con un live report era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, anche se purtroppo a causa del maltempo e di gentaglia che non sa guidare (3 inchiodate sotto una nevicata) sono stato costretto ad arrivare (per la seconda volta in due live reports) non in orario, perdendomi il live set dei debuttanti da Pescara Bloodtank, e degli Educis Nubila.

Il live report comincia dunque con il minimale ma efficace concerto dei Necandi Homines da Jesi, una band giovane e con membri in coabitazione con gli Infernal Angels, fautrice di un black metal che definirei più con influenze doom che post. L’approccio live però è atmosferico più che aggressivo, più tipico delle bands post che della botta in faccia tipica delle bands black metal, con i Necamdi Homines che per tutto il tempo suonano dando le spalle al pubblico, conferendo al live set un tocco di asettico e che poggia solo sulla musica, per un risultato che riesce proprio per questo obiettivo: massima attenzione alla musica e nient’altro, niente presenza scenica, niente fronzoli e neanche annunci delle canzoni. Ne risulta dunque un concerto forse un po’ spoglio, essenziale e che in un concerto live provoca un certo senso di smarrimento ben bilanciato però dalla qualità della musica, sempre molto buona. Probabilmente i Necandi Homines funzionerebbero anche meglio in un concerto doom, ma anche così costituiscono un’alternativa interessante in un concerto black metal, perché donano respiro ed eterogeneità alla serata con una musica e un approccio scenico anomali, ma convincenti e di buona qualità. Voto 70/100.

La rivelazione della serata però avviene con il gruppo co-headliner, cioè gli Anconetani Goat Vomit Noise. Avevo già sentito dire in giro che la band spacca, e ho anche avuto modo di condividere il palco con questo gruppo un paio di volte, ma il fatto che suonavano sempre appena prima della mia band rendeva a me impossibile la visione del concerto. Fortunatamente stavolta sono riuscito a vedere cosa sapevano fare.
E datemi retta: sanno fare parecchio. Le influenze thrash si sentono in questo trio che si avvale anche del bassista dei talentuosissimi Downfall, ma sono perfettamente bilanciate dallo stile innegabilmente black metal di R. Pest, e questo si sente anche da live, con una manciata di brani in pieno stile Black Metal old school stile Horna, ma fortemente debitori ai Celtic Frost in più di un’occasione nelle parti meno veloci, che rendono l’ascolto dei brani una vera goduria anche per via di buone qualità tecniche che fanno sì che i brani siano riproposti in maniera precisa, aggressiva e comunque non troppo spostata sul metal classico. Il risultato è fortemente positivo da parte mia, e anche da parte del non molto pubblico presente, tutto accalcato sotto il palco a divertirsi e ad ascoltare il concerto di una band che secondo me ha più di una carta in regola per farsi notare. E tutto questo con una ciliegina finale: la riproposizione di “Into the Crypt of Rays” dei Celtic Frost come conclusione, cioè uno dei miei brani preferiti di sempre, come tributo al titolare del Moel, che quella sera compiva gli anni. Rivelazione della serata. Voto: 82/100.

La serata a questo punto termina con gli Infernal Angels, band che conosco bene e che ultimamente sta proponendo molti concerti ad alta intensità, come ad esempio quello pirotecnico all’Howling at the Moon. La scaletta, che avrebbe dovuto prevedere anche l’esecuzione di un brano nuovo, è quella classica, che ripropone i brani più diretti del primo e finora miglior loro disco “Shining Evil Light”, come “Dominus silentii” e “Vigilia Secunda”, e li affianca a quelli perlopiù dell’ultimo album, per un risultato collaudato, sicuro e come al solito vincente, diretto e che va dritto al sodo, con tanto di consueta cover conclusiva di “Lucifer Incestus”, cover dei Belphegor, che marchia a fuoco la serata e che la fa concludere con un ottimo climax. Pochi sono i difetti di questo concerto, ma dovendo essere pignoli direi che forse è stato un po’ smorzato l’impatto a causa del pubblico un po’ sparuto, che ha tolto enfasi rendendo il potenziale del concerto un po’ sprecato per questo motivo. Non a caso, il brano nuovo non è stato presentato per via di un taglio della tracklist. Nondimeno, un concerto che conferma il buon valore degli Infernal Angels da live. Voto: 85/100.

In conclusione della serata: anche tra la provincia di Teramo si sta muovendo qualcosa, e questo concerto, seppur viziato dal maltempo e da notevoli concomitanze nell’Italia centrale di grossi eventi tra cui i Fingernails a Pescara, rappresenta ulteriore linfa vitale per il metal abruzzese, con un locale come il Moel che scalpita per arricchire il proprio curriculum, e concerti convincenti come questo. Vediamo di non sprecarli, se possibile.

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Snarl Articolo letto 4125 volte.

 

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