Blutvial «Curses Thorns Blood» (2012)

Blutvial «Curses Thorns Blood» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
899

 

Band:
Blutvial
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Blutvial [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Blutvial

 

Titolo:
Curses Thorns Blood

 

Nazione:
Regno Unito

 

Formazione:
Zemogh :: Drums
Aort :: Guitars, Bass, Drums
Ewchymlaen :: Vocals, Guitars

 

Genere:

 

Durata:
50' 52"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tornano gli inglesi dello Hampshire Blutvial, band Black Metal giunta al proprio secondo album, questo “Curses thorns blood” molto più rabbioso e cattivo del suo predecessore, ovvero il comunque buono “I speak of the devil”.
Lo stile della band si caratterizza da una base black metal sulla quale vengono ricamate diverse influenze. Nella prima metà, infatti, la band è cattiva e feroce, proponente un black metal scarno nei riffs ma sempre a tiro, paragonabile ai Carpathian Forest meno rock ‘n roll e rimandante alla memoria dischi quali i brani inediti di “We’re going to hell for this” e “Defending…”, sui quali poi si sovrappone una influenza a volte thrash old school, come nelle prime due canzoni e a volte death nelle due seguenti. Non c’è che dire: a causa di una sezione ritmica sempre sugli scudi e per un imperterrito andamento veloce, le prime canzoni di quest’album rendono alla grande.
Dalla seconda metà in poi, previe certe parti delle canzoni centrali nettamente più grezze e minimaliste tipo darkthrone, la band abbandona le sue influenze thrash e propone invece delle influenze doom dove si sente l’influenza degli altri progetti musicali dei membri su questo. È il caso di “three curses”, brano rabbioso per metà canzone e poi più lento e disarmonico, o come le due lunghe canzoni di chiusura, delle quali la prima è per metà black e per metà doom, mentre l’ultima è prettamente doom, spettrale e tetra, tanto da ricordarci gli ultimi Celtic Frost!
Quindi: un disco dalla doppia personalità su di una base comune, con pochi punti a sfavore, ben registrato e formalmente ben fatto nonostante abbia una copertina forse un po’ troppo criptica. Ciononostante, ciò che mi ha colpito di quest’album è la poliedricità del songwriting, che rende il disco piacevolmente riuscito e in netto contrasto all’unidirezionalità che ormai in certi generi sembra andare per la maggiore. L’unico appunto che farei alla band è quello di risultare un po’ migliorabile sui tempi medi, che in questo disco non sono molto presenti e non mi sembrano altrettanto vincenti rispetto alle parti lente e quelle veloci.
A parte questo, comunque, i Blutvial con questo secondo album ci hanno dimostrato di saper dire qualcosa sia nel marasma di bands black metal, sia di essere una band di classe e dalle buone capacità, il cui ultimo album, questo “Curses thorns blood” è da indicarsi agli amanti del black che non disdegnano contaminazioni da altri generi. Ben fatto!

Track by Track
  1. At the stones we gather 80
  2. Blackthorn winter 80
  3. The Immutable Hammer 80
  4. Conspiracy of optimism 80
  5. Trade against oversocialisation 75
  6. Three Curses 75
  7. A light in the forest 80
  8. Wethered And Broken-Mouthed 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Snarl » pubblicata il --. Articolo letto 899 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti