Betrayer F.T.M. «No Life Till Fury» (2012)

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Autore:
FallenAngel »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Betrayer F.T.M.

Titolo:
No Life Till Fury

Nazione:
Colombia

Formazione:
Jimmy Acevedo (chitarra Ritmica E Voce)
Mauricio Murcia (chitarra Solista)
Felipe Ospina (batteria)
Sebastian Alvarez (basso)

Genere:

Durata:
31' 20"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

L’America latina, soprattutto negli ultimi 10 anni, è stata molto prodiga di band thrash metal; la stragrande maggioranza di queste band sono rimaste però relegate nell’underground del continente in cui hanno visto la luce. In mezzo a decine di gruppi thrash troviamo anche i colombiani (di Cali) Betrayer F.T.M. che, dopo un paio di EP autoprodotti, approdano finalmente al loro primo full-lenght intitolato “No life till fury” pubblicato dall’argentina Violent Racords.
Mai titolo fu più azzeccato dell’opener “Machine”, una vera e propria macchina da guerra che investe le orecchie dell’ascoltatore togliendo il respiro; cavalcate di doppia cassa accompagnano riff granitici di chitarra che prendono chiaramente spunto da sonorità americane anni ’80; il tutto è amalgamato dalla voce di Jimmy che si adatta perfettamente al contesto. Ancora ansimanti passiamo ad ascoltare “One day of fury”, a mio parere la migliore song di tutto il lavoro: riff al fulmicotone e una sezione ritmica martellante si affiancano a momenti maggiorente melodici. La linea vocale non è di certo delle più originali ma risulta accattivante e resta nella testa anche dopo un primo sommario ascolto, tant’è che mi sono trovato a fischiettala anche a ore di distanza.
Di sicuro interesse è anche “La orden del caos”, cantata in spagnolo; in questo caso ci troviamo di fronte a cori maggiormente curati rispetto ad altri brani presenti nel platter e ad un sound che di certo non mancherà di stupire l’ascoltatore in sede live.
Nella vita di ogni thrash metal band è capitato almeno una volta di fare un omaggio ai Metallica; anche i Betrayed F.T.M. non sono da meno e con la titletrack “No life to fury” ci riportano ad alcune sonorità di “Ride the lightening” nella parte introduttiva del brano, lanciando così 3 minuti carichi di stacchi che riaffiorano da una “Battery” di “metallichiana” memoria.
L’unica nota leggermente stonata di tutto il full-lenght è “Caught by hatred”, in cui la voce di Jimmy segue troppo da vicino le linee di chitarra rendendo il tutto un po’ troppo banale e infantile.
Questo “No life til fury” è quindi un ottimo lavoro sia dal punto di vista compositivo che per quanto concerne la registrazione delle tracce; un piccolo appunto va fatto in merito al mixaggio, dal momento che il volume del basso è spesso eccessivamente altro rispetto a quello degli altri strumenti. CD da ascoltare tutto d’un fiato grazie all’energia che riesce a sprigionare in ogni sua parte.