Beastmilk «Use Your Deluge» (2012)

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Autore:
Absentia »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Beastmilk

Titolo:
Use Your Deluge

Nazione:
Finlandia

Formazione:
Goatspeed - Guitars
Kvohst - Vocals
Paile - Drums
Arino - Bass

Genere:

Durata:
13' 58"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Mathew McNerny: inizia come cantante nel 2000 nei Void,The Tragedians, chitarrista negli Israthoum, cantante nei Dodheimsgard, Code, fondatore cantante e chitarrista degli Hexvessel, cantante dei Gangrenetor, Decrepit Spectre, fondatore e cantante dei Beastmilk, guest vocal nei Dãm, Dark Buddha Rising, Secrets of the Moon, in più ha scritto testi per Void, Virus, Israthoum, Hexvessel, Code: Kvohst. Sarà che io ho un debole per quest’ artista, ma ogni volta che c’ è il suo zampino in qualche progetto, questo si rivela qualcosa di veramente particolare e meritevole. Questo grandissimo musicista londinese ha attraversato ogni genere vagliando i vari lati oscuri della musica, ha iniziato dal black più marcio e old school fino ad arrivare all’ avantgarde, dal grind/ death metal al neo- folk psichedelico fino ad arrivare (ora) al post- punk (sperimentazione e nessun limite per quest’ uomo sono pane quotidiano). Quest’ ultimo gioielo palsmato dalle mani di Kvohst altri non sono che i Beastmilk, nati nel 2010 da una sua idea dove sono stati coinvolti altri tre suoi amici di Helsinki. Le tematiche trattate sono la caduta del regno sovietico, la minaccia della guerra nucleare (concept che al dire della band dovevano essere stati trattati circa 20- 30 anni fa), ma troviamo anche tematiche di origine più esoterico. Fra le influenze della band si annoverano grandi nomi come Joy Division, Rudimentary Peni, Crisis, Psyke. L’ ep “Use Your Deluge” uscito quest’ anno è composto di quattro pezzi per un totale di 14 minuti da brividi e sonorità visionarie ( l’ appellativo di “apocalyptic post- punk) non è mai stato più azzeccato!). Il sound si muove fra post- ounk, goth/ deathrock, new wave ma con il tocco caratteristico di Kvohst. L’ opener dell’ ep è “Void Mother”, Joy Division, Christian Death, Play Dead si riconoscono in questo pezzo ritmato (uno dei miei preferiti), dove (come sempre) la voce di Kvohst spicca creando il filo che cuce tutta la trama musicale e creando essa staessa la melodia (è sempre stata una sua gran dote). Il secondo pezzo “Children of the Atom Bomb” ricorda più i Leitmotiv, traccia semplice e costruita in modo lineare, tanto da essere assimilata con facilità (le sonorità riproposte in questi pezzi sono molto familiari per chi è un amante del genere). Il terzo pezzo “Forever Animal” ricorda i Dead Kennedys e i Bauhaus, con un ritmo incessante e sonorità decadenti. L’ ep si conclude con la favolasa “Red Majesty”, pezzo da pelle d’ oca, apocalittico e visionario, una marcia carica di imponenza e malinconia, dove i cori e i tamburi ci riportano ai Code. “Use Yuor Deluge” racchiude in una manciata di minuti tutte le sonorità tipiche del post- punk rielaborate in maniera personale da questa band (a mio parere) dal grande futuro e con ottime potenzialità. Tutto ha un sapore molto retrò, sound, testi e non solo, questo ep esce per la Svart Records in due formati: “Whithe Stains on Black Tape” un’edizione speciale in cassetta e una versione vinile 7” “White Stains on Black Wax”. Mi sento di consigliare a chiunque l’ ascolto di questo lavoro e di seguire questa band (anche se immagino che molti fan dei Code e dei Dod heimsgard storceranno il naso) ma questo quartetto è riuscito a creare qualcosa di unico che per me non ha senso direzionare solo a chi ascolta i generi a cui fanno riferimento. Kvohst continua a non smentirsi, ed i Beastmilk con questo “Use Yor Deluge” ne sono la prova. Brividi.