Seagulls Insane And Swans Deceased Minin «Seagulls Insane And Swans Deceased Mining Out The Void» (2011)

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carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
765

 

Band:
Seagulls Insane And Swans Deceased Minin
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Titolo:
Seagulls Insane And Swans Deceased Mining Out The Void

 

Nazione:
Polonia

 

Formazione:
Nihil :: Vocals, Guitars, Bass, Keys, Effects, Drums
Havoc :: Guitars, Bass, Effects, Drums

 

Genere:

 

Durata:
53' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Trovarsi contemporaneamente insieme Nihil dei Cssaba, dei Quintessence Of Hate, dei Massemord e Havoc dei Blindead nonché ex chitarrista dei Behemoth è un aspetto molto interessante della scoperta di nuovi dischi da approfondire. I nostri due beniamini si sono uniti in un progetto dal moniker chilometrico degno del titolo (corto) di una canzone standard dei Bal Sagoth, “Seagulls Insane And Swans Deceased Mining Out The Void” e non sono certo qui per proporci il solito Black/Death Metal o similari, tutt’altro.
Il rendez-vous del duo ha portato frutti molto particolari, esotici per così dire concretizzando le loro genialoidi idee in un Post-Black Metal-AvantGarde Minimalista dall’incedere oscuro come il nero 13 per la durata non indifferente di 53 minuti, elemento che probabilmente penalizza un po’ l’ascolto in quanto “Seagulls Insane…” non è altro che una sola traccia divisa in cinque lunghi capitoli uniti tra loro per cui, a chi venisse in mente di skippare (o scappare, che dir si voglia), sappiate che non ne comprenderete molto il senso.
Bisogna spegnere la luce, accendere una candela e fissare un punto nella penombra; ecco che avrete la colonna sonora dei vostri incubi più reconditi.
La sporcizia sonora, gli impianti noise e le distorsioni terrificanti del platter offrono una vasta gamma di piattaforme su cui il Nihil e Havoc hanno intrapreso il loro lavoro da “two-men-band” (tranne Nihil che canta anche, entrambi suonano tutti gli strumenti) quasi fosse un incontro collaborativo di più artisti tanto da farmi venire in mente a più riprese i geniali dischi chiamati “In The Fishtank”, il che non guasta.
I cinque episodi che dividono questa oscura suite sono veramente interessanti e costruiti ad hoc ma vorrei che steste attenti all’esposizione prolungata di questo album poiché i nostri, in certe occasioni, giungono addirittura ad esplorare territori Drone e Funeral Doom quindi occhio a dove mettete i piedi perché se intraprenderete questo cammino in modo sbagliato potreste giungere all’oblio. “Seagulls Insane..” è veramente insano ma anche tanto affascinante.

Track by Track
  1. I 75
  2. II 75
  3. III 85
  4. IV 80
  5. V 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

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