Legen Beltza «Need To Suffer» (2011)

Legen Beltza «Need To Suffer» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
750

 

Band:
Legen Beltza
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Titolo:
Need To Suffer

 

Nazione:
Spagna

 

Formazione:
Xanti - Lead Vocals
Ekaitz - Guitars
Azkue - Bass, Vocals
Iban - Drums

 

Genere:

 

Durata:
50' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Avevo praticamente smesso di ascoltare thrash moderno. Ho passato molti mesi totalmente preso da altro, un po' per passione, un po' perchè, Evile a parte, la maggior parte di tutte le band di questo tipo mi avevano davvero stufato e annoiato mortalmente; ma ecco che dal nulla (o meglio, dalla Spagna) arrivano loro, i Legen Beltza a farmi cambiare idea o quantomeno a riportarmi a sperare.
Per cinquanta minuti e mezzo non ho provato un solo momento di noia, ma sono stato totalmente catapultato in un mondo sì violento ma carico di energia e di grandissima classe. Il fatto che l'italiana Punishment 18 Records si sia messa in punta di piedi ad osservare cosa c'è fuori dal nostro paese non è stata affatto cosa errata tant'è che, come si è accorta anche dei LB, ha subito proposto produzioni anche da noi del Bel Paese. Prima di ciò “Need To Suffer” era stato rilasciato solo in Spagna in modalità più che altro indipendenti.
L'intero disco è permeato da una dose di tecnica magistrale, specie in questi ultimi anni e la band di certo sa cosa sfoggiare di sé e come puntare su determinati elementi di cui proprio non ha nulla da invidiare a nessuno, in primis celeberrimi assoli di chitarra costituiti da gran velocità ma anche e soprattutto da un'ottima scelta delle note (dimenticatevi i soli degli Slayer per un momento). La furia esce fuori un po' ovunque, specialmente sull'opening track “Vaporized”, ma anche e ancor di più sulla movimentata e veloce “Midnight Meat Train” e resta nella classe dell'ottima “Mutants From The Red Hill”, traccia migliore del disco assieme al brano di chiusura strumentale “Amaierarik Ez Da” a mio avviso. Anche moltissimo groove salta fuori e gode di una sezione ritmica veramente eccellente, in cui la precisione e l'inventiva personale rappresentano le basi del disco in sé per sé. Buona la produzione, anche se mi sarei aspettato maggiore chiarezza nei suoni, elemento che salta fuori, guarda caso soltanto nelle tracce che ho menzionato sopra, ma alla fine è una questione trascurabile ed il disco rimane comunque godibilissimo. Tre dischi alle spalle e c'è ancora originalità da vendere! Avanti così!

Track by Track
  1. Vaporized 75
  2. Deathpidemic 75
  3. Midnight Meat Train 90
  4. Adans Children 85
  5. Suicide 65
  6. Church Burning 70
  7. Death Control 75
  8. Mutants From The Red Hill 90
  9. Global Dictatorship 75
  10. Amaierarik Ez Da 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
78

 

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