Liquid Graveyard «On Evil Days» (2009)

Liquid Graveyard ŤOn Evil Daysť | MetalWave.it Recensioni Autore:
Crash »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1277

 

Band:
Liquid Graveyard
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Liquid Graveyard [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Liquid Graveyard

 

Titolo:
On Evil Days

 

Nazione:
Spagna

 

Formazione:
Raquel Walker Voce
John Walker Chitarra
Adrian De Buitlèar Basso
Acaymo Delgado Batteria

 

Genere:

 

Durata:
50' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Davvero sorprendente questo nuovo progetto di John Walker, storica voce dei deathster inglesi Cancer, qui in veste di chitarrista. Niente a che vedere col death marcissimo e lento della band cult britannica, quello che i Liquid Graveyard propongono è un sound dalle forti velleità progressive, dove melodia, rock e metal estremo trovano un equilibrato amalgama. Per certi versi ricordano gli Aghora. Occorre una certa apertura mentale per poter apprezzare appieno l'altalenante sound del quartetto, che schiera alla voce una brava soprano che duetta per tutto il disco insieme ai growl di John Walker. Fin dalle prime battute sentiamo una violente scarica death, che poi evolve verso sonorità più moderate e progressive, costituite da riff di chitarra che più prog non ce n'è, tempi irregolari e mutevolissimi da parte della batteria, in perenne controtempo con gli altri strumenti. In certi episodi (Their Words Grow Thin) sentiamo anche qualche passaggio dal sapore jazz, mentre i duetti tra i feroci growl di John Walker si alternano alle pulite e melodiose note soprano di Raquel. Tutto ciò piacerà moltissimo ai fan del prog e della musica non convenzionale, ma temo dispiacerà non poco i metallari duri e conservatori, che qui avranno ben poco pane per i loro denti. Unica pecca, la generale difficoltà di approccio che rende quasi impossibile un apprezzamento totale al primo ascolto. In ogni caso, ne vale davvero la pena.

Track by Track
  1. Rumours Are Black Like Machine Guns 70
  2. Criministers 70
  3. On Evil Days 75
  4. Them Greeds 65
  5. Their Words Grow Thin 80
  6. From the Tower 65
  7. 1760 70
  8. The Blood Inside 75
  9. We Live Dangerously 65
  10. Anthead Grotesque 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Crash » pubblicata il --. Articolo letto 1277 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti