Chaosfear «Image of Disorder» (2009)

Chaosfear «Image Of Disorder» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Ojumalu »

 

Recensione Pubblicata il:
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1414

 

Band:
Chaosfear
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Titolo:
Image of Disorder

 

Nazione:
Brazil

 

Formazione:
Fernando Boccomino : Vocal and Guitars
Eduardo Boccomino : Lead Guitars
Anderson de França : Bass
Danilo de Freitas : Drums

 

Genere:

 

Durata:
43' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non c'è che dire, poco spazio per i compromesso sonori, aspettate 48 secondi, giusto il tempo di ascoltare l'intro strumentale "Kaleidoscopical Downhill", e

capirete che tipo di lavoro ci stanno proponendo i Chaosfear in "Image of Disorder". In due parole? POTENZA PURA.

Opera terza, dopo l'EP del 2003 "Inside the Extreme World" e il disco "One Step Behind Anger" del 2006, con cadenza triennale ecco che ci viene proposta

l'ultima fatica dei quattro di São Paulo, dopo circa un anno di lavoro in studio.
Come detto in apertura disco potente, ricco di tempi pari, con pochi fronzoli e poco spazio per i virtuosismi individuali (seppure sia chiaro all'orecchio il

buon livello tecnico di tutti i membri), dove musica e voce si muovono rabbiosamente in un unica direzione, struttura "quadrata" ma non per questo piatta e

monotona, e quando Fernando e Danilo (rispettivamente voce e batteria), vanno dritti per la propria strada, non si rischia mai di scadere in

un'organizzazione pesante e ripetiviva, perchè sono le linee di chitarra e la pregevole presenza del basso a rendere piacevole e dinamico l'intero sound.

Il genere proposto, sulla scorta di quanto sentito nel precedente lavoro,"One Step Behind Anger", è frutto di una continua ricerca di una personale sonorità,

che attinge a generi come thrash e death con la stessa disinvoltura con la quale impreziosisce il tutto con soluzioni molto vicine al crossover old school.
Impatto e suggestioni che si possono percepire sono le più svariate, ascoltando "Inner Revolution" o "Destinated to Your Own Hell" la voce di Fernando

riporta alla mente, seppur mantenendo uno stile personale, quella del mostro sacro verdeoro Max Cavalera, per potenza e timbro, per l'ottima padronanza

tecnica e per l'inclinazione a metriche pari all'interno delle quali le resa complessiva risulta devastante; troviamo poi la venatura crossover nel brano

"Don't Mask Your Weakness" che a tratti si avvicina ai Machine Head dei primi album (i migliori insomma) sopratutto per quanto riguarda chitarre, struttura

ritmica e cambi di tempo; ottimo infine il gioco di cambio stilistico di "Image of Disorder", potente come un pezzo thrash, a tratti aggressiva come un pezzo

death e melodica (senza alcuna perdita di intensità ed energia) nel ritornello a dare la chiave crossover.

Il giudizio finale, si capisce, per quanto mi riguarda è ottimo, è apprezzabile soprattutto la continua ricerca di una propria identità, che rende difficile

assimilare la band ad un genere o ad un gruppo di riferimento, ancora una volta la fucina brasiliana non tradisce le aspettative !

Track by Track
  1. Kaleidoscopical Downhill 65
  2. Poisonhead 85
  3. Bitter Dominance 80
  4. Image of Disorder 90
  5. Destinated to Your Own Hell 80
  6. Vergiften 70
  7. Don't Mask Your Weakness Machine Head 95
  8. Paradox of Pain 70
  9. Inner Revolution 70
  10. Truthless B.C 85
  11. Obliteration (Unlimited) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

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