Dawn of Tears «Dark Chamber Litanies» (2009)

Dawn Of Tears «Dark Chamber Litanies» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Hel »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Dawn of Tears

Titolo:
Dark Chamber Litanies

Nazione:
Spagna

Formazione:
J. Alonso - voce
J.L. Trebol - chitarra
A. Perez - chitarra
Konrad - basso
I. Perez - batteria

Genere:

Durata:
29' 79"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2009

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Prendete il tiro e l’aggressività dei Dissection di “Storm of the Light’s Bane” (o, in alternativa, dei Naglfar di “Vittra” e “Diabolical”) e le sonorità gotheborghiane dei Dark Tranquillity, più le tastiere a tappeto del miglior black sinfonico, mescolate il tutto, e quello che ne uscirà è “Dark Chamber Litanies”, EP dei madrileni Dawn of Tears.
Ebbene sì, sono spagnoli, nonostante sembrino provenire direttamente dalla gelida Svezia.
Come si può benissimo evincere da questa breve introduzione, le 5 canzoni di questo “Dark Chamber Litanies” sono swedish dalla prima all’ultima nota: un eccellente senso della melodia e velocità al fulmicotone sono il comune denominatore di questo EP, che riesce a declinare le influenze dei gruppi sopracitati in modo tale da non risultare mai scontato o ripetitivo.
Cinque canzoni, cinque ottimi esempi del miglior melodeath (se mi si passa il termine abusato), dall’opener “Cadent Beating”, introdotta da un giro di pianoforte che non sfigurerebbe in un film di Tim Burton, passando poi a “Since They’re Gone”, forse la traccia migliore del lavoro, in virtù di un riff di potenza incredibile e di scelte melodiche inappuntabili, mentre “Winds of Despair” è invece la canzone che più di tutte si addentra nel territorio del black sinfonico: menzione particolare va a “Mr. Jarrod”, ultima traccia e altro punto altissimo dell’EP, vero e proprio compendio di tutte le sonorità swedish assimilabili, dai Dissection, ai Dark Tranquillity, passando per Naglfar e, perchè no, anche In Flames.
Che dire di più? Consigliati, anzi, consigliatissimi, a melodeath-dipendenti e non: assolutamente da tenere d'occhio.