Urna «Sepulcrum» (2006)

Urna «Sepulcrum» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1755

 

Band:
Urna
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Titolo:
Sepulcrum

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
RM - Voce
MZ - basso e chitarre

 

Genere:

 

Durata:
1h 3' 49"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Al solito la ATMF ha occhio lungo per le realtà oscure del panorama estremo italiano. Dopo Locus Mortis e un’altra infinità di interessantissimi progetti, la ATMF fa uscire qeust’Opera Prima degli Urna, side project di RM ed MZ, ossia gli stessi Locus Mortis citati poco innanzi. Qui i nostri si cimentano in un sepulcrale Funeral Doom (con inserti dal fortissimo richiamo al Black scandinavo), pesante quanto un macigno, che non poco ricorda i maestri del genere (Worship, tanto per citare un nome).

Nove i pezzi che compongono questo bellissimo “Sepulcrum” per 63 minuti di durata da ascoltare, specie se siete amanti di tali sonorità funeree, tutte d’un fiato, per lasciarsi sommergere dalla lenta, incessante onda d’urto che gli Urna sciorinano nelle nove tracks comprese in quest’album. Dai primissimi secondi dell’opener “Ab Vita Morte (In Fidei Abitus)” fino alla conclusione data dalla splendida cover dei Beherit, “The Gate Of Nanna”, si intraprende un viaggio nell’animo più nero dell’essere umano, una crociera sul corso dello Stige con sensazioni mortifere come unico compagno. Picchi assoluti di maestosità li si toccano con la quinta traccia: la favolosa “Mors Imperatrix Mundi MMVI”, che possiamo definire come l’esempio più perfetto per il sound della band cagliaritana.

Tralasciando qualche piccola imperfezione per quanto riguarda il lato produttivo (c’è da dire che le chitarre potevano esser più incisive, però d’altro canto la drum machine è stata settata in maniera divina), ritengo che “Sepulcrum” degli Urna non sfiguri al cospetto di nomi altisonanti quali i già citati Worship, Shape Of Despair o Skepticism.
Un genere quale il Funeral Doom, che qui in Italia può vantare più di tutti lo status di genere Underground, ha un nuovo padrone. Consiglio gli Urna a tutti gli amanti di questo pesante, ma meraviglioso genere.

Track by Track
  1. Ab Vita Morte (In Fidei Abitus) 75
  2. Intermezzo I 70
  3. Fundamentum Et Factum 78
  4. Intermezzo II 70
  5. Morx Imperatrix Mundi MMVI 83
  6. Postludium 70
  7. Ego Sum 79
  8. Sic Juvat Ire Sub Umbras MMVI 80
  9. The Gate Of Nanna (Beherit Cover) 82
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 78
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 78
  • Tecnica: 72
Giudizio Finale
77

 

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