Rise To Addiction «A New Shade of Black for the Soul» (2007)

Rise To Addiction «A New Shade Of Black For The Soul» | MetalWave.it Recensioni Autore:
InnerPain »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1401

 

Band:
Rise To Addiction
[MetalWave] Invia una email a Rise To Addiction [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Rise To Addiction [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Rise To Addiction

 

Titolo:
A New Shade of Black for the Soul

 

Nazione:
U.k.

 

Formazione:
Steve Wray :: guitar
John Slater :: guitar
Aynsley Dickinson :: drums
Joel Graham :: bass
Leigh Oates :: vocals

 

Genere:

 

Durata:
59' 49"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Potreste immaginare cosa accadrebbe se il thrash-metal dei Metallica incontrasse la vena prog e le melodie dei Dream Theater ? Quale sarebbe il risultato finale di questo mix? Beh se l’idea vi intriga allora non fatevi scappare il disco di esordio dei Rise To Addiction, band proveniente dal Regno Unito e ben decisa nel lasciare il segno fin da subito; un disco potente e travolgente per gli amanti del metal classico dalle influenze più progressive e melodiche. Se introduciamo la band sottolineando che i chitarristi Steve Wray e John Slater sono membri dei BLAZE, in cui ha militato anche Blaze Bayley, ex frontman degl’ Iron Maiden, e finiamo per dire che la produzione è stata curata niente meno che da Andy Sneap (Machine Head, Killswitch Engage, Megadeath ecc) il risultato non poteva essere che positivo. Un disco che si scosta dalle tendenze dei giorni nostri e riporta ai classici, non disdegnando una produzione e un sound rinnovato, rispetto ai primi tempi dell’heavy metal. Un disco completa che incontra anche le venature più hard rock di band quali Black Sabbath e soci, andando a pescare anche nei migliori spunti targati Down, il tutto rivisto in chiave moderna e avvolgente risultando gradevole anche agl’ascoltatori più giovani e amanti del metallo degli ultimi anni. Sicuramente non ad alti livelli per originalità e freschezza di idee, ma senza dubbio un ottimo album nel suo contesto e che può gareggiare alla pari con nomi illustri della scena.

Track by Track
  1. A New Shade 70
  2. Cold Season 70
  3. Moth To A Flame 65
  4. Falling As One 68
  5. Low 65
  6. One Sweet Minute 69
  7. This Ride 68
  8. Everlasting Wave 68
  9. I Follow 71
  10. To a God Unknow 69
  11. Fessonia 70
  12. The Hive 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 78
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 68
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di InnerPain » pubblicata il --. Articolo letto 1401 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti