Forgotten Sunrise «Willand» (2007)

Forgotten Sunrise «Willand» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Heresy »

 

Recensione Pubblicata il:
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1537

 

Band:
Forgotten Sunrise
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Titolo:
Willand

 

Nazione:
Estonia

 

Formazione:
Anders Melts - vocals, programming, jew's harp, cymbals, tambourine
Renno Suvaoja - guitars
Andrey Voinov - fretless bass, acoustic guitar
Gerty Villo (not on this album) - female vocals, keys

 

Genere:

 

Durata:
1h 12' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ammetto che per il nuovo disco dei Forgotten Sunrise avevo delle grosse
aspettative, dopo il fantastico "Ru:mipu:dus" che recensii tra queste stesse pagine nel 2004 (incredibile ma vero, ahimè sono già passati tre anni...). Aspettative perlomeno in parte deluse da questo particolarissimo gruppo estone ormai sulle scene dal 1992, dato che il nuovo "Willand" segna un parziale
abbandono delle contaminazioni e del mix riuscitissimo che fece la fortuna di
"Ru:mipu:dus" per abbracciare e prediligere fortemente la componente electro ma soprattutto techno già presente nel precedente lavoro. Di metal non c'è più niente, a parte qualche linea vocale in growl, di gothic e di dark molto poco, il "piatto forte" del disco è praticamente vera e propria techno infarcita di loop e beats tanto cari alla musica elettronica meno commerciale. E stavolta devo dire che la formula non mi ha preso poi molto, come mi prese "Ru:mipu:dus". Non c'è un nuovo gioiello come "Vhatsoewer", a parte forse "Prophylactic EUthanAsia" che mi ha colpito abbastanza. Arrivati all'ascolto della terza "Lo-Fi PPL in the fade-out world" sembra davvero di stare ascoltando un cd techno. Le linee vocali sia maschile che femminile sono sempre stupende e, per carità, nel suo strano genere questo cd non ha niente che non vada, ma il problema è che un giudizio sui Forgotten Sunrise è sempre molto difficile e personale (proprio a causa della particolarità della proposta), e "Willand" probabilmente non regge il confronto con "Ru:mipu:dus"; consiglio comunque ai metallari di mente più aperta di ascoltarli se sono in cerca di un'alternativa ai loro ascolti più quotidiani.

Track by Track
  1. I 60
  2. Ropelove 70
  3. Lo-Fi PPL in the fade-out world 60
  4. Nextep suicide 65
  5. Dead Le Gends A Mong The Living 65
  6. Prophylactic EUthanAsia 80
  7. Christ your name 65
  8. Manyone 70
  9. Very de:p shortgut 65
  10. Hero-In-Gre:npiece 65
  11. The ownle: noise 70
  12. O 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

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