StartingFire «Descensus in Tenebris» (2023)

Startingfire «Descensus In Tenebris» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
17.05.2023

 

Visualizzazioni:
335

 

Band:
StartingFire
[MetalWave] Invia una email a StartingFire [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di StartingFire [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di StartingFire [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di StartingFire [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di StartingFire [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di StartingFire

 

Titolo:
Descensus in Tenebris

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Blacksight :: All instruments
Herah of Ice :: Vocals

 

Genere:
Black / Death Metal

 

Durata:
37' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
06.05.2023

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Devo essere sincero: un paio d’anni fa recensii il debutto discografico degli StartingFire, e gli diedi una sufficienza stiracchiata giusto perché nonostante le diverse pecche, non mi sembrava giusto bocciare una band al debutto, i cui membri (altrettanto debuttanti, stando a metal archives) sono a distanza e la cui realizzazione è avvenuta in un periodo non certo ideale per vedercisi in studio di registrazione, e per questo decisi di graziare la band e di dargli un’altra opportunità.
Purtroppo, con “Descensus in tenebris” l’unica cosa che migliora è che la cantante Herah of Ice non strilla più a caso sui brani (anche se si sente che comunque la metrica è embrionale e a volte neanche messa a tempo con gli altri strumenti o riequalizzata), ma a livello compositivo gli StartingFire non fanno passi avanti e si confermano molto acerbi e insicuri sul loro sound, con una qualità sonora francamente penosa, dove la voce sovrasta tutti gli strumenti, e la chitarra resta impastata in sottofondo e confusa con gli altri strumenti, dove a volte devi impegnarti per capire cosa sta suonando in “Cult of the soul”, mentre altre volte è la batteria a essere incomprensibile, come nella successiva “In figuram baphometi”, e sorvoliamo sui momenti calmi e con voce pulita, dove la cantante prende stecche imbarazzanti come a 0:33 di “Cult…” e l’inizio di “Gods between us”.
Musicalmente, è difficile sintetizzare il sound degli StartingFire perché in verità gli StartingFire tentennano parecchio e invece di avere un riff e tenerlo per un po’ di tempo su un beat, spesso non vanno molto veloce e succede che si fermano con la batteria, o usano patterns di batteria che non mutano, il tutto con parti tenute insieme con la colla, e gli unici momenti dove si sente qualcosa di non caotico è quando la chitarra solista fa il suo lavoro, ma lo fa distaccandosi completamente dal black metal, e l’unico riff degno di nota è un riff doom a 5:00 di “Gods between us”, ma è solo una parentesi in un marasma sonoro che è difficile seguire, come nel casino di “The beauty of death” che tra l’altro finisce incompleta e in “Ordinary chaos”, dove l’immaturità della band si sente tragicamente. Non aiutano, tanto per completare il quadro, alcune trovate francamente incomprensibili, come a “Gods between us”, dove dopo un momento acustico e con voce pulita, arriva a 1:07 un momento dove tutto lascia spazio a un altro arpeggio tratto da una canzone popolare (credo sia “La morettina la va alla roggia”, non me ne intendo) che per di più viene anche riproposto alla fine del brano, oppure come a “Mysterious mother”, dove a 4:07 io non so cosa succede, ma il brano lì suona come se qualcuno smetta di suonare, solo che il brano non è finito e poi ne parte uno totalmente diverso nella stessa traccia. Sentire per credere.
Confusi? Sì anch’io. Mi spiace andarci pesante con gli StartingFire e non metto in dubbio le loro ambizioni, ma qui decisamente non ci siamo: la realizzazione tecnica è scadente, e a livello di stile musicale siamo davvero molto immaturi. Speriamo che in futuro migliorino, ma c’è molta strada da fare, a partire da questo approccio così amatoriale nel registrare.

Track by Track
  1. Starting fire - Intro S.V.
  2. Cult of the soul 50
  3. In figuram baphometi 50
  4. Gods between us 45
  5. Ordinary chaos 50
  6. The beauty of death 45
  7. Mysterious mother 40
  8. In tenebris - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 40
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
49

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 17.05.2023. Articolo letto 335 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.