Werner Nadolny's Jane «The Journey I (best Of Jane '70 - '80)» (2011)

Werner Nadolny's Jane «The Journey I (best Of Jane '70 - '80)» | MetalWave.it Recensioni

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Werner Nadolny's Jane

Titolo:
The Journey I (best Of Jane '70 - '80)

Nazione:
Germania

Formazione:
Werner Nadolny :: Leyboards, Vocals
Torsten Ilg :: Lead Vocals
Dete Klamann :: Guitars, Backing Vocals
Rolf Vatteroth :: Bass, Vocals
Doctor Bogarth :: Piano, Keyboards
Sven Peterson :: Drums

Genere:

Durata:
1h 4' 21"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Questo è un onore! Mi è capitato tra le mani un disco come pochi, ma andiamo per ordine. Ci fu un tempo in cui, in Germania, regnavano i Jane. Erano gli anni 70 e questi sei ragazzi deliziavano le orecchie con il loro progressive rock tant’è che “Together” (1972) è annoverato tra i dischi prog più belli di sempre e attualmente senza tempo, un disco con molti altri interessantissimi seguiti ma il primo leggendario capitolo di una discografia destinata a diventare un cult per tantissimi amanti del genere e non solo.
Tra le fila di quei Jane militava il signor Werner Nadolny, talentuoso tastierista e cantante che aveva idee grandiose e mani dotate di una grande interpretazione poi molti anni dopo, per questioni varie, la band si è sciolta ma il signor Nadolny non è restato con le mani in mano ed ha riformato il tutto sotto il suo personalissimo nome, quasi geloso della sua creatura, utilizzando un genitivo sassone fortissimo dal sapore egoistico ma anche ovvia conseguenza di tante avventure con la sua band. Come poterlo biasimare?
E conseguenza è questo bellissimo “The Journey I - Best Of Jane `70 - '80”, una sorta di raccolta del meglio dei Jane degli anni d’oro completamente restaurato e impreziosito dalla presenza di altrettanto talentuosi musicisti impegnati nelle ri-registrazioni dei brani più belli ma non per questo li hanno resi mere imitazioni o fredde trasposizioni dei nostri tempi tecnologici, tutt’altro!
E’ un disco del 2011 che suona come un disco del 1972..1975 al massimo ma con una lucidità e chiarezza tale da rendere ancora più fresco ciò che è sempre stato fresco nelle note semplici e mai banali dei Jane.
Grande livello interpretativo, soprattutto grazie all’apporto di ben due tastieristi (di quali uno è lo stesso Nadolny naturalmente) e grandissima carica blues figlia dei tempi che furono con annessi assoli di chitarra lunghi e spensierati sotto cui corrono le eccentriche visioni di musicisti che conoscono bene il loro kraut-rock e ce lo fanno sapere senza troppi compromessi (“Fire, Water, Earth & Air” e “Daytime” in primis).
I brani sono ri-registrati ed arrangiati in modo sopraffino e godono di una altissima qualità di produzione oltre che di una classe spaventosa nella scelta dei suoni. Troverete tutto ciò per cui i Jane sono diventati famosi in tutto il mondo nei tempi che furono per cui non mi dilungherò nell’andare nel dettaglio delle singole tracce, mi sembra pressoché inutile dal momento che è vostro obbligo in quanto amanti della musica dare come minimo una decina di ascolti a questo masterpiece che non ha la pretesa di venirci a spiegare come si suona progressive rock ma che, tuttavia, ci rinfresca la memoria su cosa è stato importante nella storia del rock.