Barad Guldur «Frammenti Di Oscurita'» (2019)

Barad Guldur «Frammenti Di Oscurita'» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.03.2020

 

Visualizzazioni:
730

 

Band:
Barad Guldur
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Titolo:
Frammenti Di Oscurita'

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Eliana Gheza :: Bagpipes
Ivan Nieddu :: Vocals
Stefano Grazioli :: Bagpipes, Whistle
Marco Brambilla :: Bass
Sara Benzoni :: Drums
Stefano Longoni :: Guitars
Riccardo Bona :: Guitars
Elisa Fratus :: Violin, Vocals (additional)
Alessandra Lombardo :: Hurdy gurdy, Vocals

 

Genere:
Folk Metal

 

Durata:
48' 51"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2019

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mister Folk Promotion
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Recensione

Ci sono albums belli e album brutti, e ci sono albums come questo disco di diretto debutto (senza demo precedenti) per i Bergamaschi Bada Guldur, che sono destinati a fare solo da comprimari per via del fatto che nulla aggiungono a un genere musicale che era grande anni fa in Italia e che ora è ritornato ad essere un po’ di nicchia.
Nella fattispecie, “Frammenti di oscurità” è un disco che sommariamente rispetta tutti i crismi del folk metal made in Italy, ma lo fa suonando quasi sempre coi due generi separati, cioè suonano o del tutto metal e con gli strumenti folk che si limitano a suonare qualche armonizzazione nei ritornelli, oppure suonano del tutto folk senza traccia di metal, e con pochissimo in mezzo, come in “Senza paura”. Questo lo si sente nei primi due brani, “Cansò” e “Sarneghera” che rispecchiano quanto detto sopra e dove il folk è poco più che qualcosa di aggiunto e non indispensabile alle composizioni, suonando tutt’al più pagan per via di una certa coralità. Da qui in poi la parte centrale dell’album è perlopiù lasciata a brani acustici, a cappella o strumentali del tutto folk e con niente di metal, e bisogna aspettare “Per chi ela la nocc” per risentire qualcosa di metal come sopra. Sono solo gli ultimi due brani quelli che cercano di mescolare davvero questi due generi, ma il mix riesce solo in “Senza paura”, mentre la title track cerca di seguire le orme del nono brano ma con risultati meno soddisfacenti.
Quasi senza accorgertene, sei arrivato alla fine dell’album. Un album che dunque scorre e che comunque potrà farsi apprezzare dal pubblico folk italiano, che non bada a certe cose e che punta solo a divertirsi sotto al palco, ma personalmente seppur non brutto, “Frammento di oscurità” mi suona molto manieristico e che suona come suonano altre bands folk minori italiane e non, per una formula compositiva che va sul sicuro, ma che comunque non rinnova quasi per nulla questo genere musicale né farà secondo me avvicinare nuovi ascoltatori, trendisti a parte. Per completisti.

Track by Track
  1. La storia comincio' - Intro S.V.
  2. Canso' de bouye 65
  3. Sarneghera 65
  4. Poininos - Intermezzo S.V.
  5. Nella notte piu' nera 65
  6. Asfaladugu - Intermezzo S.V.
  7. La gratacornia 65
  8. Per chi ela la nocc 65
  9. Senza paura 70
  10. Frammento di oscurita' 65
  11. Lodar I Lais Ben Laer Sul - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 28.03.2020. Articolo letto 730 volte.

 

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