Sollar «Translucent» (2019)

Sollar «Translucent» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
16.03.2019

 

Visualizzazioni:
800

 

Band:
Sollar
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Titolo:
Translucent

 

Nazione:
Portogallo

 

Formazione:
Mariana Azevedo - Vocals
Vitor Braga - Guitar
André Ribeiro - Guitar
Eduardo Sinatra - Drums
Diogo Vidinha - Bass

 

Genere:
Progressive Metal / Rock

 

Durata:
55' 30"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.01.2019

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La musica etichettata come progressive metal è, a mio parere, talmente tecnica che il rischio di risultare pesante e poco leggibile è veramente dietro l’angolo. Con questa premessa, introduciamo il debutto dei Sollar, band portoghese che si sta facendo strada con la certezza di avere quel qualcosa in più da dire e proporre.
Translucent, questo il titolo del loro lavoro, possiede una cover davvero ben fatta, stranamente coerente con quello che ci apprestiamo ad ascoltare, già questo è un aspetto positivo.
La partenza avviene attraverso le note di Birth: cruda e accattivante sia nel cantato che nella melodia, mi hanno subito ricordato, per qualche irrazionale verso, i Moospell.
See e Red rimarcano quanto annunciato dalla song precedente attraverso un progressive metal ben sviluppato e solo apparentemente grezzo con sfumature dark.
L’atmosfera di Naked è oscura, a tratti opprimente, il tutto è concentrato sull’interpretazione vocale rabbiosa di Mary Ann, con i suoi oltre sei minuti di durata, ho percepito una certa pesantezza, non il brano migliore.
Con Royal Flush ritroviamo uno stile convincente, veloce ed esaltante; in The Image of man viene introdotto un sound più black a tratti, è presente del growling che viene intrecciato e alternato al cantato femminile: sembra di fare un salto nel passato, a metà degli anni ’90 in cui il gothic era contaminato da nuove influenze e si arricchiva di svariate sfumature.
Translucent è una delle tracce meglio riuscite: di facile ascolto, ha un ritornello catchy che la rende in assoluto idonea alla presentazione del disco sul mercato.
Discorso analogo per Primal, veloce e sensuale, possiede dei momenti melodici interessanti che la rendono come una delle song più originali.
Outburst potremmo definirla una ballad, ma non nel solito senso, è sicuramente più articolata e colma di suoni, cambi di tempi, il risultato finale è convincente, più di altri pezzi.
Al termine ci troviamo di fronte a The Right men, song nel quale viene posto l’accento su una musica complessa, inizialmente più pacata, ma che via via si fa più ricca e a momenti confusa, rimanendo comunque coerente con il resto dell’opera.
Devo ammettere che in merito a questo Translucent sono incerta: ho ascoltato dieci canzoni che hanno uno stile molto personale e, per essere un esordio, è sicuramente un aspetto di cui tener conto. Translucent è sicuramente un disco ricco di spunti, di suoni e ambientazioni, la voce di Mary Ann è intensa e si destreggia bene all’interno di questo stile. A volte, però, ho percepito una certa pesantezza nei suoni, una sorta di ripetitività che mi ha fatto storcere il naso, seppur per brevi momenti.
Insomma, i Sollar hanno fatto un buon lavoro e sono certa che agli amanti del genere piacerà molto, ma per chi avesse gusti differenti consiglierei altro.

Track by Track
  1. Birth 70
  2. See 70
  3. Red 70
  4. Naked 60
  5. Royal flush 75
  6. The image of man 70
  7. Translucent 75
  8. Primal 75
  9. Outburnst 75
  10. The right men 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di reira » pubblicata il 16.03.2019. Articolo letto 800 volte.

 

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