Void of Silence «The Sky Over» (2018)

Void Of Silence «The Sky Over» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.07.2018

 

Visualizzazioni:
1270

 

Band:
Void of Silence
[MetalWave] Invia una email a Void of Silence [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Void of Silence [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Void of Silence [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Void of Silence [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Void of Silence

 

Titolo:
The Sky Over

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Luca Soi :: Vocals;
- Riccardo Conforti :: Drums, Keyboards, Samples;
- Ivan Zara :: Guitars, Bass;

 

Genere:
Atmospheric Doom Metal

 

Durata:
59' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.06.2018

 

Etichetta:
Avantgarde Music
[MetalWave] Invia una email a Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Avantgarde Music

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

L’inizio assai drammatico di questo disco, richiama l’attenzione sul disastro di Hindenburg del lontano 1937 in cui il noto dirigibile LZ 129 prende fuoco e viene completamente distrutto in circa mezzo minuto, mentre cerca di attraccare al pilone di ormeggio della Stazione Aeronavale di Lakehurst nel New Jersey; ed è questo il clima più adatto, fatto di tristi e malinconiche note, che richiama l’attenzione sui capitolini Void Of Silence con il loro splendido “The Sky Over” nel quale sei incredibili brani sviluppano tutta l’angoscia di quel disastro che a distanza di quasi ottant’anni non lascia affatto svanire il proprio delirante fascino. Le splendide melodie realizzate evocano infatti strutture e segmenti sonori strazianti su base doom nitida, non fangosa, non confusionaria ma riflessiva e allo stesso tempo dal sapore inquietante nella quale duettano tue timbri vocali clean differenti tra loro ma capaci di consacrare orizzonti inesplorati, non facilmente comprensibili, il cui impatto crea una forte emotività. La chitarra in assetto distorto, genera in sostanza armonie che sembrano disperdersi tra i fumi e il fuoco nel cielo, per poi lasciar prevalere quelle taglienti note acustiche che paiono voler gli ultimi raggi di sole di fronte ad un’ apocalisse nefasta, grigia e buia in cielo. Le sensazioni sono assolutamente molteplici, soggettive, ma di fatto il disco, con questi sei brani, riesce a lasciarti dentro qualcosa, un qualcosa di inaspettato che concilia mistero, malinconia e quella voglia di sapere per non sprofondare nella limitatezza che spesso e per comodità tende a risolvere le cose a proprio modo. Un disco avvincente, profondo, personale ed unico sia nel genere che negli ideali che ti assorbono, tra un passaggio e l’altro, nota dopo nota scalfendo quella linea di confine tra incertezza, mistero la cui via di fuga resta solo un’utopia. Al momento, disco made in Italy migliore dell'anno.

Track by Track
  1. The Void Beyond 90
  2. Abeona (or quietly gone in a hiatus) 90
  3. The Sky Over 90
  4. Adeona (or surfaced as resonant thoughs) 90
  5. Farthest Shores 90
  6. White light horizon.wav 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 95
Giudizio Finale
91

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 14.07.2018. Articolo letto 1270 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.