Necrotombs «37th Parallel» (2017)

Necrotombs «37th Parallel» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
19.04.2017

 

Visualizzazioni:
1836

 

Band:
Necrotombs
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Titolo:
37th Parallel

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Xerberus :: All Instruments

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
50' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
27.02.2017

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non sappiamo praticamente niente di questi Necrotombs, se non che questa è una one band death metal band e che dovrebbe venire dal Veneto, non sappiamo quante releases sono state fatte da questa band, né da quanto sono attivi, né nient’altro, il che è non ideale perché così le difficoltà a interpretare questo “37th parallel” sono molte di più. Possiamo solo attenerci all’ascolto dell’album, formato da 10 tracce più un intro e due intermezzi per più di 50 minuti di musica. E l’ascolto dell’album rivela una band che fa quel che può per spaccare tutto, ma le cui belle trovate sono alternate ad altre trovate nettamente meno riuscite e ad errori di realizzazione.
Infatti, l’album comincia più o meno bene nelle prime due canzoni, mostrando delle belle parti veloci che però dopo un po’ finiscono per durare poco e affossarsi in tempi medio-lenti non male ma che limitano la brutalità, e questo si sente a partire dalla quarta e quinta canzone. Poi certo, ci sono dei brani convincenti come la sesta canzone e la decima, in pieno stile Malevolent Creation e anche Morbid Angel, ma c’è anche la settima canzone che invece cambia genere facendo qualcosa di molto più groovy, intermezzi inutili con chitarre mica tanto accordate, brani che dopo degli intro cominciano solo dopo un po’ e comunque si affossano ancora nei tempi medi, e brani con parti veloci dove la chitarra viene soffocata dalla batteria e dalla voce. Direi che in definitiva se qualcosa di buono c’è, è la nona canzone, “Mayan alien artifacts” ad essere una buona summa in negativo dei difetti di quest’album, con un intro troppo lungo e un promettente attacco old school non sfruttato a dovere e che invece fa a terminare su tempi lenti piacevoli ma anche troppo presenti in tutto l’album, che tra l’altro non mi risulta avere assoli di chitarra degni di nota.
In conclusione: non avendo adeguate informazioni sui Necrotombs non so se questo album rappresenta il tipico passo più lungo della gamba, fatto da una band al debutto e acerba, ma la situazione che mi pare di capire è che 50 minuti sono troppi da gestire per questa band che non ha ancora la sufficiente esperienza per potersi permettere questo traguardo abbastanza alto. Fosse stato un disco più breve oppure più sulla falsariga di “Genetically mutated” e “Crop circles” più alcuni sviluppi delle parti veloci, sarebbe stato meglio, ma così non è e pertanto ci ritroviamo con un album riuscito solo a metà, carino ma dal successo diluito. Apprezzabile più che altro solo dai fans più accaniti del primo death metal americano e a pochi altri.

Track by Track
  1. Strange noises through hypnosis - Intro S.V.
  2. Ezekiel's Wheel 70
  3. Arecibo message 70
  4. Egyptian ancient astronauts 65
  5. Norvegian stargate portal 55
  6. Genetically mutated 70
  7. Teleportation experiment 60
  8. The space silence - Intermezzo S.V.
  9. Mayan alien artifacts 55
  10. Crop circles 70
  11. Human child abduction - intermezzo S.V.
  12. Roswell case 1947 65
  13. Abduction 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 19.04.2017. Articolo letto 1836 volte.

 

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