Seven Kingdoms «The Fire Is Mine» (2012)

Seven Kingdoms «The Fire Is Mine» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MrSteve »

 

Recensione Pubblicata il:
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1121

 

Band:
Seven Kingdoms
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Titolo:
The Fire Is Mine

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Sabrina Valentine - Vocals
Camden Cruz - Guitar
Kevin Byrd - Guitar
Keith Byrd - Drums
Aaron Sluss - Bass

 

Genere:

 

Durata:
53' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tornano in scena a soli due anni dal loro ultimo lavoro i Seven Kingdoms; e se il power/thrash un po' cattivello alla Iced Earth lo mangiate a colazione, potrebbe essere il vostro giorno fortunato. Questo gruppo, che recentemente ha risposto alla chiamata dei Blind Guardian per ricoprire il ruolo di apertura dei loro show, proviene dalla Florida e offre a noi ascoltatori un suono molto studiato, basato soprattutto su un ottimo lavoro di chitarra e una produzione eccellente.
Ma andiamo con ordine. La band spicca appunto per i riff e i vorticosi intrecci di chitarra solista, che si spostano e si sovrappongono con un gusto tra lo shred power metal e il neoclassico. I rimandi alla grande scena germanica sono più che evidenti, e l'assenza completa di tastiere (nemmeno tramite l'aiuto di una base, come sembra essere di moda in questo periodo) aiutano a mantenere integra la potenza del suono del gruppo. C'è una leggerissima sensazione di ripetitività, complice il fatto che per quanto tecnicamente di alto livello e molto ben realizzate le canzoni non mostrano sempre parti in grado di rimanere impresse all'ascoltatore, ma quando i Seven Kingdoms si decidono a centrare il colpo lo fanno con una classe ed un eleganza particolare (Symphony of Stars ha un ritornello che colpisce). Sul versante voce la discussione si fa più complessa: da un lato, l'ugola di Sabrina Valentine è molto precisa, ma sul disco non presenta caratteristiche personali che la facciano spiccare rispetto a qualunque altra cantante di buon livello. Se questo puo' sembrare un risvolto negativo, è ampiamente compensato dalla gestione dei cori (anche maschili) e dalla produzione molto precisa, oltre alla sua sua attitudine live, che a un rapido sguardo risulta di alto livello (e se non vi fidate della mia opinione, rileggete l'inizio della recensione e fidatevi di quella di mister Kursch).
In sintesi, un ottimo lavoro, con qualche spruzzo di intermezzi recitati e ambient. Non uno di quei dischi che fanno gridare al miracolo, risultato quasi ottenuto col loro precedente album, ma un lavoro che vale assolutamente la pena ascoltare e approfondire, soprattutto se siete fan di quel genere di sonorità. E' probabile che risentiremo parlare di loro in futuro.
Una nota finale: il nome e alcune tematiche delle canzoni sono riprese dai libri di G. R. R. Martin, quindi se amate il fantasy moderno non fateveli scappare!

Track by Track
  1. Beyond The Wall S.V.
  2. After The Fall 80
  3. Forever Brave 75
  4. Flame of Olympus 75
  5. Symphony of Stars 85
  6. The Fire Is Mine 80
  7. Kardia 75
  8. Fragile Mind Collapse 80
  9. In The Twisted Twilight 85
  10. A Debt Paid In Steel S.V.
  11. The King In The North 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

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