Running Wild «Shadowmaker» (2012)

Running Wild «Shadowmaker» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2810

 

Band:
Running Wild
[MetalWave] Invia una email a Running Wild [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Running Wild [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Running Wild [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Running Wild

 

Titolo:
Shadowmaker

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Rolf Kasparek :: Voce, Chitarra
Peter Jordan :: Chitarra

 

Genere:

 

Durata:
51' 53"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

No. Questo cd dei ritornati Running Wild a me non è piaciuto. Insultatemi pure, ma a me non piace.
Ci sono stati diversi chiacchiericci su questo disco, tipo che fosse fatto con la drum machine (molto probabile, francamente), che fosse un ritorno dovuto al presunto flop dei da me sconosciuti Toxic Taste, nuovo gruppo rock di Rock ‘n Rolf, che ogni canzone sia stata fatta in 30 minuti tranne una che ha necessitato di 2 ore… Sì vabbè, chiacchiericci che non ci riguardano.
La verità è che per me “Shadowmaker” ha alcune buone canzoni come “Piece of the action”, “Sailing fire” e “into the black”, ma il resto a me più che non convincermi, mi è sembrato a volte banale, a volte abbozzato, altre volte che gioca completamente in difesa, cioè su un andamento rock/heavy globalmente buono ma già sentito, che non delude solo in virtù di una formula iper collaudata più che per meriti e idee sciorinati. Certo, non c’è nulla di platealmente brutto in questo disco, a parte alcuni brani sinceramente troppo stilizzati e qualunquistici come “Black shadow” e “Locomotive”, ma neanche c’è qualcosa per cui strapparcisi i capelli. Niente dinamicità, produzione troppo leggera che camuffa un po’ la batteria, riffs di chitarra belli ma a volte ripetitivi, e canzoni che drammaticamente sembrano avere o un ritornello non all’altezza del riff della strofa, o viceversa. Percepisco una scarsa coesione dei RW al momento della composizione.
Insomma: non un disastro, ma “Shadowmaker” è ben poca cosa rispetto al passato della band, e sinceramente l’ascolto di questo disco non mi ha fugato neanche per un secondo i dubbi che il pubblico ha evidenziato e che ho riportato all’inizio della recensione, anzi mi ha fatto proprio pensare che la batteria sia effettivamente finta e che il cd sia stato fatto per motivi economici più che altro. La bocciatura deriva da un rapporto qualità/prezzo molto sconveniente: già i cd costano, se permettete una volta che le bands storiche si riformano vogliamo che ci facciano sognare come ai tempi d’oro, come hanno fatto a mio avviso Bulldozer e Litfiba, altrimenti non serve a nulla che facciano un nuovo cd. O sbaglio?
La storia ci dirà che sorte aspetta questo disco, ma sinceramente non credo che “Shadowmaker” sia un buon disco.

Track by Track
  1. Piece Of The Action 70
  2. Riding On The Tide 55
  3. I Am Who I Am 55
  4. Black Shadow 50
  5. Locomotive 50
  6. Me & The Boys 65
  7. Shadowmaker 60
  8. Sailing Fire 70
  9. Into The Black 70
  10. Dracula 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
58

 

Recensione di Snarl » pubblicata il --. Articolo letto 2810 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti