Teramaze «Anhedonia» (2012)

Teramaze «Anhedonia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
HeavyGabry »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
874

 

Band:
Teramaze
[MetalWave] Invia una email a Teramaze [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Teramaze [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Teramaze [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Teramaze

 

Titolo:
Anhedonia

 

Nazione:
Australia

 

Formazione:
Dean Wells – Guitars/backing Vocals
Brett Rerekura – Vocals
Mathew Dawson – Guitar
Tijon Lolis – Bass
Dean Kennedy – Drums

 

Genere:

 

Durata:
57' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non è per niente facile scrivere una recensione quando non si ha nulla da dire. Quando un gruppo si mette d'impegno, è capace di restare paralizzato nella mediocrità: stavolta sono gli australiani Teramaze a darne prova.
Le premesse del disco sono buone ma sviluppate male: togliendo il riff d'apertura della titletrack (che sembra un plagio spompato dei Fear Factory), il gruppo si muove tra coordinate Thrash e Progressive, un po' a voler ricalcare l'opera dei Nevermore, ma non in senso di emulazione. Il tentativo di marcare di più sul versante Progressive gioca a loro favore, ma non si viene a creare nulla di incisivo in ogni caso. Scivola via un'ora di riff articolati (ma neanche troppo), batteria ben presente (forse perfino più alta della chitarra), voce molto catchy, ma il segno del passaggio dei Teramaze è praticamente inesistente. L'unico momento davvero coinvolgente si trova verso il finale di “Through The Madness”, dove la melodia nella voce si unisce alla chitarra sollevando le sorti del pezzo.
Il resto è un susseguirsi di idee scialbe, monotonia a mille e pezzi che non mostrano neanche l'intenzione di decollare. Se fare Progressive è solo sinonimo di uso di tempi indefiniti allora credo che la strada dei intrapresa dal gruppo (attivo da quasi vent'anni ormai, pur con una certa discontinuita compositiva) non sia quella giusta.
Ho sentito e risentito “Anhedonia”, ma la mia idea non si è mossa di un millimetro: un disco che forse (ed anche in quel caso meglio ascoltare bene i pezzi messi a disposizione per l'ascolto) non consiglierei neanche ai fan più sfegatati del genere, per il semplice fatto che è quasi vuoto.
In attesa di sapere dove vogliono andare i Teramaze, direi piuttosto di ascoltare i conterranei StarGazer e Portal per trovare un approccio davvero progressista, seppur nel campo estremo nel loro caso.

Track by Track
  1. Anhedonia 50
  2. Without Red Hands 50
  3. Through The Madness 60
  4. Machine 55
  5. Acts Of Reparation 50
  6. Fear Of The Unknown 50
  7. Black Circles 40
  8. Proverb Le Jame 50
  9. Where The Dead Grow 50
  10. Egostatic 50
  11. Ever Enhancing II 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
55

 

Recensione di HeavyGabry » pubblicata il --. Articolo letto 874 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti