Armor Column «Maximum Collateral Damage» (2011)

Armor Column «Maximum Collateral Damage» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
HeavyGabry »

Recensione Pubblicata il:
--

Band:
Armor Column

Titolo:
Maximum Collateral Damage

Nazione:
U.s.a.

Formazione:
Jeff Andrews - Voce
Noah Carpenter - Chitarra
Dave Matthews - Chitarra
Tom Barber - Basso
John Glassbrenner - Batteria

Genere:

Durata:
41' 21"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Il thrash metal sta vivendo un momento particolarmente florido grazie al revival degli anni '80 operato da molte label, piccole e non. Nella prima categoria rientra sicuramente la messicana EBM Records: basta un rapido sguardo alle copertine dei gruppi del suo roster per capire a quale target si riferisca, e tra le tante giovani proposte ci sono anche i newyorkesi Armor Column. L'artwork in pieno stile Sodom ingannerebbe chiunque, ma siamo lontani chilometri e chilometri (non solo geograficamente parlando) dalla band tedesca. Tolte quindi le incertezze sul lato visivo ed i cliché che evoca, possiamo andare alla musica: questo debutto per fortuna suona molto meno scontato di quanto abbia sentito in giro negli ultimi tempi, va detto. E ciò grazie al fatto che gli Armor Column si calano in modo più ampio nelle sonorità di quel decennio mai troppo rimpianto, senza limitarsi a rielaborare un sound thrash puro (che comunque, sia chiaro, rimane la colonna portante): a fare la differenza è l'inserimento di elementi più propri dello speed e del power americano (quello di Agent Steel ed Helstar, tanto per sgombrare il campo da equivoci), quindi maggiore attenzione alla melodia in campo vocale e strumentale ed anche una maggiore varietà nei brani. Un mix per nulla forzato, che con le idee giuste si tramuta in ottimi episodi come "We Breathe Extinction", vero highlight del disco.
Al tempo stesso però bisogna riconoscere che non è tutto rose e fiori in "Maximum Collateral Damage": i brani sono ben suonati e sono frutto di ottime idee, ma tendono ad assomigliarsi troppo l'uno con l'altro e questo fa sì che rimangano impressi solo alcuni episodi isolati. Con questo però né voglio sminuire il lavoro della band (che in soli due anni è arrivata a partorire un debut album del genere) né – sarei da rinchiudere – sto dicendo che si tratta di brani banali. Solo che la band deve ancora lavorare sulle ottime idee che ha per arrivare al suo apice.
Date una chance agli Armor Column, e se non vi fate spaventare dall'acuto di apertura di "Warmonger" (Jeff Andrews sembra quasi voler imitare Morby dei Domine lì!)... allora resterete piacevolmente sorpresi!