Nothing Left For Tomorrow «Nightbreed» (2010)

Nothing Left For Tomorrow «Nightbreed» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Shylock »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
772

 

Band:
Nothing Left For Tomorrow
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Titolo:
Nightbreed

 

Nazione:
Canada

 

Formazione:
Sean Westerman - drums
Justin Holmes - guitar
Nick Fetchison - lead guitar
Yasmina - vocals
Xach - bass (session)

 

Genere:

 

Durata:
40' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Nothing Left For Tomorrow sono una band canadese thrash/death metal e "Nightbreed" è il loro primo full lenght. Il genere proposto è un thrash metal vecchio stile, alla Testament, con contaminazioni death come gli immortali Death. La prima traccia si apre con una bella parte melodica per poi velocizzarsi e incattivirsi, la vocalist dà prova di un buon growl e di un buon scream, un po' alla Angela Gossow, ma in questo brano pecca un po' con il pulito, non molto buono. Molto bella la chiusura del brano. "Full Existence" è un brano invece più “portato” con dei bei riff potenti e molto serrati e azzeccati anche i riff del ritornello, che ricordano molto i vecchi Testament. Qui il pulito della vocalist sembra riprendersi e portarsi su livelli accettabili, il brano, comunque, scorre molto bene. La terza traccia rimane comunque sullo stile thrash old school, bello il riff di apertura, veloce e tagliente nel migliore dei modi. Questo brano è un po' più particolare dei precedenti: qui si alternano riff veloci a parti lente e cadenzate e anche alcuni contro tempi molto graditi, il cantato segue molto la ritmica delle chitarre, per questo dopo un po' non entusiasma moltissimo, specialmente quando passa dal growl al pulito, non sempre sufficiente. "Nightbreed" è forse il brano con più influenze death, anche perché è molto lungo: infatti ha una durata di più di sette minuti, i riff sono molto buoni, la batteria rimane comunque un po' piatta all'inizio, così come anche le parti vocali che si sforzano di seguire i riff di chitarra, il brano però si riprende dalla metà in poi dove vengono alternati con efficacia melodie, riff lenti e veloci e vocalizzi puliti molto interessanti e più che buoni, che trovano il culmine nella parte finale, molto evocativa e intrisa di melodie. Il resto dell'album all'incirca scorre su queste righe, con brani più thrash/death old school (come Suffer In Silence) a brani più particolari che alternano parti thrash a parti melodiche più moderne, molto apprezzabili come la seconda parte di "Broken" con il suo bell'assolo, o "Depraved Desolation", dove da metà brano in poi diviene più melodica ed evocativa ed è su queste parti più melodiche che i chitarristi riescono a dare il meglio con gli assoli.
In conclusione è un buon album thrash vecchio stile dove vengono inseriti elementi più moderni. Le prestazioni dei chitarristi sono molto buone, così come sono buone anche le prestazioni del batterista. Non si può dire lo stesso della cantante, che sfoggia sì un buon growl e un buon screaming, ma delle volte pecca nelle parti pulite.

Track by Track
  1. Nothing In Return 60
  2. Futile Existence 75
  3. Morbid Curiosity 70
  4. Nightbreed 70
  5. Broken 60
  6. Suffer In Silence 65
  7. Depraved Desolation 75
  8. The Eyes Of Vanity 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

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