The Collective Unconscious «The Collective Unconscious Ep» (2010)

The Collective Unconscious «The Collective Unconscious Ep» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MORO MOU »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
890

 

Band:
The Collective Unconscious
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Titolo:
The Collective Unconscious Ep

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Guglielmo Zampaglione - voce
Antonio Surace - chitarra
Marco La Fratta - chitarra
Giacomo Ferrera - basso
Claudio Cicchetti - batteria

 

Genere:

 

Durata:
26' 51"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Musicalità interessante quella dei Collective Unconscious, un flusso di coscienza collettiva che ti culla sulle note dell'alternative rock, a tratti "post-psichedelico".
Per intenderci, personalmente credo che i cinque ragazzi abbiano assimilato benissimo la lezione di quel geniale visionario che è Keenan (da notare la somiglianza con la voce del cantante), con qualche incursione dei Porcupine Tree al meglio della loro forma. La band, attiva dal 2007, dopo varie esperienze fra cui demo e live romani, giunge al primo omonimo Ep di cinque tracce. Il disco si apre con "The Wound", un ottimo biglietto da visita, che tradisce da subito la buona vena compositiva della band, per quasi otto minuti. La traccia successiva è un intermezzo di chitarra e basso semplicissimo e dal carattere introspettivo, "Toward The Waves", che sembra davvero ispirato al movimento delle onde del mare. Un bel ponte fra la prima e la terza traccia, che favorisce la concentrazione e prepara il terreno per "Pure Cradle". Melanconica quanto basta, sembra davvero creare un legame empatico con l'ascoltatore. "Stupid Spoiled Whores" è una bell'amalgama di distorsioni, chitarra slappata, controtempi e voci effettate, in una veste che ricorda molto i famigerati Tool. Fortunatamente i toni da flusso di coscienza qui si vivacizzano, smorzando l'andamento della tracklist, altrimenti un po' troppo monotona. Si chiude con "Woodworm", in cui ritorna il leitmotiv del flusso di coscienza dall'andamento lento, introspettivo, fino al silenzio assoluto.
I Collective Unconscious brillano per la scelta di percorrere una strada relativamente poco battuta, che richiede un certo tipo di atteggiamento e stato d'animo nell'ascolto. E lo fanno bene, nonostante le palesi influenze musicali riscontrate a cui evidentemente si ispirano. In questo senso il salto in avanti sarebbe quello di trovare quel tratto che li distingua definitivamente...e mi rendo conto che non è così facile. Si tratta di un disco da ascoltare nel contesto giusto, senza fretta, in un raccoglimento fatto di silenzio e voglia di evasione. I presupposti musicali ci sono tutti. Bravi.

Track by Track
  1. The Bound 70
  2. Toward The Waves 70
  3. Pure Cradle 70
  4. Stupid Spoiled Whores 75
  5. Woodworm 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

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