Pictures of Pain «The Reckoning» (2010)

Pictures Of Pain «The Reckoning» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Rexryu »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
650

 

Band:
Pictures of Pain
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Titolo:
The Reckoning

 

Nazione:
Norvegia

 

Formazione:
Arne Marton Tangjerd (rhythm Guitar)
Roy östrem (bass)
Frode Gundersen (drums)
Hans Helge Iversen (vocals) Rune Fredriksen (lead Guitar)

 

Genere:

 

Durata:
1h 7' 6"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Avete presente un calderone? Bene, prendetelo e cominciate a metterci dentro buona parte degli stili metal che conoscete: heavy, progressive, thrash, black, power. Cosa viene fuori? L'album di debutto dei norvegesi Pictures of Pain. Ad un primo ascolto si capisce subito che siamo davanti a virtuosi, dotati di grandi potenzialità tecniche, ma non sempre il dare sfoggio delle proprie capacità può portare ad una buona resa che faccia impazzire il pubblico che ascolta. I Pictures of Pain mescolano troppi stili all'interno delle loro canzoni in modo da disorientare l'ascoltatore: cambi di ritmo repentini, passaggi vocali dal growl al cantato pulito troppo bruschi che non entusiasmano. Il cantante gioca troppo sulla sua versatilità vocale, ma ciò non giova alle canzoni, anzi le fa calare di potenza. Ritroviamo anche alcune atmosfere Opethiane che non guastano mai, anche se nel complesso, le canzoni che magari partono nel giusto modo, tendono a scendere di potenza.
Nella prima canzone dell'album BETRAYAL c'è un miscuglio di tecniche vocali: acuti in stile power, scream in stile black. La canzone comincia molto lenta con un attacco di chitarra elettrica pulita per poi sfociare in un discreto pandemonio tra doppia cassa fissa e ritmica serrata di chitarra e basso. Peccato che dopo pochi minuti la canzone perda di potenza per poi riprenderla verso la fine. In FAR BEYOND abbiamo un discreto riff distorto che non si accompagna molto bene alla voce pulita del cantante.Verso la metà della canzone c'è uno stacco: la batteria cambia tempo senza stacchi e va velocità serrata seguita dalle tastiere e un assolo di chitarra molto lento, ma anche molto efficace che si addice molto a questa parte. In ETERNAL RAGE il ritmo cantilenante che introduce la canzone si spezza per dare vita ad una ritmo che arriva come una fucilata in piena faccia! La voce si fa stridula e gracchiante, ma perfetta per questo riff tagliente. Forse l'unica cosa che fa perdere tono alla canzone è l'assolo verso il quarto minuto: sembra di sentire un assolo di Steve Vai durante un G3 con l'effetto vento che gli passa tra i capelli. Devo dire invece che DEVIATOR ha un attacco in puro stile thrash-death, purtroppo però nel momento in cui ci aspettiamo uno scream o un urlaccio growl, arriva la voce pulita del cantante. Onestamente l'accoppiata non risulta vincente. Rimane comunque una canzone veramente di impatto, soprattutto grazie alle parti veloci e tecniche. YEARS OF DISGRACE e FINAL STATE sono due canzoni che partono con la solita chitarra pulita, ma che crescono in compattezza giocando su riff di tutto rispetto. La batteria sembra che voglia esplodere in alcuni punti delle due canzoni e invece di accelerare e partire, rimane statica, lenta. Soprattutto in FINAL STATE: la canzone rallenta sempre di più, non rimanendo coerente allo stampo della canzone stessa. SIGN OF TIMES e THE RECKONING sono due canzoni ben riuscite: riff taglienti, ma orecchiabili e melodici in alcune parti. In THE RECKONING abbiamo un assolo introdotto dalla batteria che sempre di più cresce di volume, ma per il resto rimangono sempre le solite cose.
Nel loro album di debutto i Pictures of Pain mettono anche due demo, che a mio parere non vanno d'accordo con tutto l'album: FROM THE ASHES parte con un attacco speed thrash, c'è una voce pulita in sottofondo ( e questa volta rimane in sottofondo) che lascia spazio ad uno scream riuscito alla perfezione. Delude un pò il finale con un assolo stile blues. Il secondo demo invece è più coerente con l'album, anche se il cantante abusa sempre della sua versatilità vocale. I Pictures of Pain dovrebbero cercare di essere più compatti nel loro stile e cercare di dare meno sfoggio di bravura. Soprattutto dovrebbero cercare di focalizzarsi su un determinato genere e non mescolarli in modo troppo pesante. Rimangono comunque musicisti di primo ordine, anche se a volte l’originalità potrebbe vincere sulla tecnica.

Track by Track
  1. Betrayal 55
  2. Far Beyond 60
  3. Eternal Rage 70
  4. Deviator 80
  5. Sign of Time 65
  6. Years of Disgrace 70
  7. The Reckoning 70
  8. Final State 50
  9. From The Ashes (Demo) 80
  10. Guardian of Tears (Demo) 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 100
Giudizio Finale
68

 

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