The Chariot «Long Live» (2010)

The Chariot ĞLong Liveğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
fabio HC »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
640

 

Band:
The Chariot
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Titolo:
Long Live

 

Nazione:
Stati Uniti

 

Formazione:
Josh Scogin:: Voce Principale
Stephen "stevis" Harrison:: Chitarra, Seconda Voce
Jon Terrey:: Chitarra, Seconda Voce
Jon "kc Wolf" Kindler:: Basso, Seconda Voce
David Kennedy:: Batteria

 

Genere:

 

Durata:
29' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Inizio mettendo le mani avanti di fronte a questo gruppo, il quale tratta nei testi anche argomenti relativi alla Nashville Christian music industry. Detto questo mi sorge la solita domanda che mi pongo quando incontro gruppi del genere, cioè il motivo per cui il cristianesimo si debba diffondere (in minima parte per adesso) anche nella nostra musica. Comunque sia, è giusto essere obbiettivi quando si scrive una recensione.

Il lavoro che mi presto ad analizzare rappresenta la quarta fatica della formazione americana, ed è assimilabile ad un massacro in piena regola. Si, perchè il genere proposto è metalcore, ma il gruppo in realtà suona hardcore misto metal che tende anche al crossover.
I The Chariot introducono l'album studio con una sofferta "Evan Perks", uno dei brani che rimanda più al punk hardcore anche per la sua durata ridotta. Ma comunque tutti i brani suonano molto simili tra loro, anche se il gruppo ha un qualcosa in più che li distingue dalla maggior parte dei gruppi metalcore. Sembra infatti che il quintetto capitanato da Scogin voglia far intendere ai fans la sua caoticità nel proporre metal, rendendo il tutto un vero disco da pogare fino allo svenimento sotto il palco.
Le frasi chitarristiche suonano molto crossover e semplici, a differenza della parte percussiva che sorprende con il sesto brano intitolato "The earth", dall'inizio propriamente grindcore.
La voce del frontman appare invece azzeccatissima, perchè con i suoi stridi e scream rende il disco veramente caotico. La pecca è il fatto che non si comprende la minima parola del testo, figurarsi in sede live.
Per quanto riguarda la registrazione, posso dire che è grezza quanto basta, ma rimane sempre ben fatta.
Finisco col dire quanto importante sia sulla scena un gruppo del genere, bellissimo sopratutto dal punto di vista live grazie alla sua potenza musicale. L'unica grossa pecca è il fatto che appartenga alla musica cristiana, e mi dispiace che i temi siano di un certo tipo rispetto ad altri magari più interessanti per il popolo metal che la pensa per la maggior parte diversamente.

Track by Track
  1. Evan Perks 70
  2. The Audience 80
  3. Calvin Makenzie 75
  4. The City 70
  5. Andy Sundwall 75
  6. The Earth 80
  7. David De La Hoz 65
  8. The Heavens 70
  9. Robert Rios 70
  10. The King 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

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