Ethereal Blue «Essays In Rhyme On Passion & Ethics» (2010)

Ethereal Blue «Essays In Rhyme On Passion & Ethics» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
689

 

Band:
Ethereal Blue
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Titolo:
Essays In Rhyme On Passion & Ethics

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Efthimis V. :: Vocals
George A. :: Guitars + Piano + Programming
Panos P. :: Guitars
Miltos D. :: Bass
Dimitris K. :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
54' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo il debutto del 2005 intitolato “Black Heart Process” i greci Ethereal Blue ritornano sulla scena internazionale con un nuovo full-leght dal titolo lungo e intricato “Essays In Rhyme On Passion & Ethics” ispirato dalla letteratura del loro bellissimo paese.
Un disco che a detta loro è rappresentato da una vissuta e sofferta musica in stile “Atmosferic Death-Black Metal” ma a mio parere di Black c'è ben poco e stessa sorte tocca al Death..magari sotto forma di una timida influenza..per tutto il resto ci sono gli Opeth.
Non sto scherzando ragazzi: “Essays In Rhyme...” è un disco che Akerfeldt e soci avrebbero potuto benissimo realizzare ai tempi di “Blackwater Park” e simili, magari sotto stretta sorveglianza del folle genio Steven Wilson perchè no.
Già dalla prima traccia si evince chiaramente che i nostri, non so se per farlo apposta o meno visto che lo ignoro, hanno composto una bellissima canzone in puro stile “Extreme Progressive Metal” Opethiano sulla falsa riga delle sonorità di “Blackwater Park” soltanto resa più teatrale per così dire.
Sorte simile vuole la terza traccia, la bellissima “John Wood” in cui la matrice Opethiana si fa più malata e visionaria in quanto la canzone sembra uscita fuori dalla mente di Akerfeld sotto acido dopo essere tornato a casa da una rassegna di gruppi Progressive. E qui esce fuori l'etichetta più “Deliverance” che “Blackwater Park”.

Sorte simile ma non eguale invece è il secondo brano “Ethics” in cui escono fuori i “Katatonia” che ci sono negli “Ethereal Blue”, cioè quelli più Progressive e più espressivi oltre che meno Depressive Metal; e questi sono solo tre esempi...le altre tre canzoni (sono sei in tutto dal minutaggio più che consistente per altro!) sono belle, malinconiche e meno Opethiane anche se, per dirla tutta, anche lì gli aloni del gruppo svedese si fanno sentire piuttosto spesso.
Che dire? C'è chi amerà questo disco e chi lo odierà..vie di mezzo ce ne son poche ma di certo gli amanti delle band citate poco sopra potranno apprezzare il disco in questione..per tutto il resto c'è Mastercard e un buon negozio di dischi con la discografia di Opeth e Katatonia.

Track by Track
  1. Mother Grief 70
  2. Ethics 70
  3. John Wood 80
  4. Passion 65
  5. The Letter 70
  6. Goliadkin 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

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