Distaste - Bastard Peels «Distaste Vs Bastard Peels» (2010)

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HeavyGabry »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
630

 

Band:
Distaste - Bastard Peels
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Titolo:
Distaste Vs Bastard Peels

 

Nazione:
Austria

 

Formazione:
Distaste:
Armin Schweiger - Chitarra, Voce
Furty - Chitarra
Phill (phillippe Seil) - Basso
Lukas Haidinger - Batteria

Bastard Peels:
'engel' Mayr - Voce. Chitarra
Jürgen Schallauer - Basso
Erich 'urge' Kirchner - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
32' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

L'Austria si è sempre presentata come culla di valide e marcissime realtà, anche se non numericamente consistenti. Andando a ritroso nel tempo di pochi anni assistevamo alla nascita di band incredibili come i dimenticati Disastrous Murmur e – di contro – all'ascesa dei fortunatissimi Belphegor, ormai entrati di diritto nell'Olimpo della scena estrema. Che quella scena oggi sia viva e vegeta arriva lo split dei Distaste e dei Bastard Peels a dimostrarcelo: un biglietto da visita di 32 minuti (insolitamente lungo, visto che si tratta di Grind) composto da un buon numero di brani per entrambi e, piccola curiosità, entrambi i gruppi coverizzano l'uno un brano del repertorio dell'altro.
L'apertura delle danze è affidata ai Distaste, anche se in un modo quasi spiazzante: il primo pezzo "Needs" infatti presenta un'inusuale scelta melodica, quasi di matrice contemporanea, e si può dire riuscito a metà. Ma a partire da "Robots" in poi è un crescendo di schizofrenia quello che accompagna l'ascolto, raggiungendo il suo apice nella devastante "Burn". Il loro connubio di Grind e Death svedese primordiale (alla Dismember, per intenderci) funziona alla grande. Promossi.
La seconda parte dello split è affidata ai Bastard Peels, e il cambio di coordinate si fa sentire parecchio: pur rimanendo saldamente ancorati ai canoni del Grind (mi ricordano vagamente i nostrani Tsubo), i BP introducono nelle loro composizioni elementi marcatamente Brutal, sia nel cantato che nelle chitarre. Il risultato è godibilissimo, anche se ad un ascolto disattento potrebbe risultare fuori contesto rispetto agli "ariosi" Distaste: difatti mentre l'impatto frontale era la colonna portante del quartetto di Linz, quella dei BP è la creazione di architetture sonore più intricate e soffocanti a tratti. Già dall'iniziale "Sonne Sehen" viene messa in risalto l'ottima padronanza degli strumenti affiancata dalle vocals cavernicole di Mayr, non lasciando alcuno spazio di tregua all'ascoltatore. Sfortunatamente le buone idee rischiano di disperdersi un pò nelle nove canzoni del combo, ma non si può ignorare un pezzo come "Wenn Du Gehst", vero macello sonoro.
Gli appassionati del genere di sicuro apprezzeranno questo split anche tutto d'un fiato, il consiglio per chi è meno avvezzo invece è di ascoltarlo a piccole dosi per apprezzarlo degnamente.

Track by Track
  1. Needs 60
  2. Robots 75
  3. Statement 70
  4. You 70
  5. Facedown In Dust 75
  6. Burn 75
  7. 2-3-1-4 (Bastard Peels cover) 60
  8. Sonne Sehen 75
  9. Wie Wird Es Sein 70
  10. Toepfer 70
  11. Lego Aber Keine Haende 70
  12. Kamera 65
  13. Wenn Du Gehst 80
  14. Infected (Distaste Cover) 60
  15. Dauerhaft Akut 65
  16. Spassmacher 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
69

 

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