Nakaruga «Nakaruga» (2009)

Nakaruga «Nakaruga» | MetalWave.it Recensioni Autore:
BlackWingAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
871

 

Band:
Nakaruga
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Titolo:
Nakaruga

 

Nazione:
Svizzera

 

Formazione:
Giancarlo Licci::Drums
Lukas Zdrazil::Guitar
Patrick Zulian::Guitar
Maurizio Veri::Bass
Thomas Colombo::Vocals
Synths & Electronics::Yan Hirschbuehl,Giovanni Valenti,DJ Monnezza

 

Genere:

 

Durata:
22' 53"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Finalmente!!! E' quello che ho affermato dopo aver ascoltato questo lavoro omonimo degli svizzeri Nakaruga. Ho esclamato 'finalmente' dato che finalmente appunto qualcuno ha capito dove va il vero metal moderno. Non c'è bisogno di blast a 260 bpm, voci tipo scarico di lavandino e chitarre che fanno 300 riff a canzone. La melodia e il groove sono la vera svolta, il poliritmo, il tempo scomposto il tutto mischiato con melodie non scontate ma allo stesso tempo orecchiabili. E' da quando ho ascoltato Mechanical Spin Phenomena degli Mnemic che lo sostengo, ma a quanto pare nessuno mi ha dato retta, qui in Italia almeno. Sono dovuti arrivare cinque ragazzi svizzeri per tirare fuori un promo di cinque pezzi per farmi saltare finalmente dalla sedia e rendere un gruppo emergente degno di entrare a far parte del mio lettore mp3. Sto parlando di una miscela esplosiva a metà strada tra gli Mnemic, i Threat Signal, i Sybreed e naturalmente i padri Meshuggah. Tempi scomposti, poliritmi e tempi dispari che si rincorrono rimanendoti però in testa, melodie acide e coinvolgenti, loops ed effetti industrial degni dei conterranei Sybreed, linee vocali cariche di odio ma che nella loro violenza ti rimangono scalpellate nel telencefalo. La lezione è stata imparata e riproposta magistralmente dai Nakaruga, che spesso però citano in maniera quasi pedissequa determinati stilemi e fraseggi tipici dei sopracitati gruppi. Forse l'unico neo di questo promo è proprio questo: alcuni passaggi sono forse troppo simili a qualcosa di già sentito, ma diciamo che è un peccato veniale dato che per un gruppo agli inizi è normale mutuare dai proprio punti di riferimento determinati pattern e figure ritmiche. Gli arrangiamenti sono ottimi, non c'è niente di più o niente di meno di quello che dovrebbe esserci, la forma canzone è organizzata e matura, ogni parte è la diretta conseguenza della precedente, rendendo il tutto estremamente coinvolgente e fluido all'ascolto. Anche la produzione è ad un livello adeguato, infatti il suond è quello tipico di questi gruppi: potente, preciso, tagliente come un rasoio. Non posso far altro che aspettare nuove news da questa stupenda realtà che si sta creando proprio vicino a casa nostra speranzoso ma anche fiducioso in una ulteriore maturazione di questo gruppo che, se è vero che il buongiorno di vede dal mattino, ha davanti a se un futuro estremamente interessante. L'unico mio rammarico è che non vengano dal territorio patrio, sarebbe stato un incoraggiante segnale di cambiamento...

Track by Track
  1. Nakatomy Warzone 100
  2. Youth in the Matrix 90
  3. Convertes 90
  4. Fear Nothing but Nothingness 95
  5. Introspective 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
88

 

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