The Faceless «Planetary Duality» (2009)

The Faceless «Planetary Duality» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
772

 

Band:
The Faceless
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Titolo:
Planetary Duality

 

Nazione:
Stati Uniti

 

Formazione:
Michael Keene :: Guitar + Vocoder + Clean Vocals
Derek “Demon Carcass” Rydquist :: Vocals
Brandon Giffin :: Bass
Steve Jones :: Guitar
Lyle Cooper :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
31' 42"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Esattamente tre anni fa mi trovavo ad ascoltare Akeldama (loro prima release) in camera mia, sognando tra le scoppiettanti e quasi estreme note dei The Faceless. Come ne rimasi ? Accecato, affascinato dalla tecnica mostruosa. Tecnica che lascia spazio a violenza inaudita e, incredibilmente, a melodie surreali di cui i nostri si fanno tra i principali portatori nel mondo insieme a band (o one-man band) del calibro di Necrophagist.

Quest’ultima band sembra sparita dalla circolazione mentre i nostri continuano indisturbati a pistare sugli strumenti suonando un ottimo Death ipertecnico e sperimentale a livelli spaventosi.
Parlavo di Akeldama vero? Beh, a distanza di tre anni le cose non sono cambiate per i nostri, anzi, sembrano migliorare: “Planetary Duality” è ….è bello cavoli! È un album meraviglioso! Da ascoltare e riascoltare…certo, a distanza di un’ora e mezza minimo dal primo play in quanto le sonorità sono molto forti, molto violente e coloro che temono la parolaccia “Death-Brutal Death” credo possano restare terrorizzati, almeno all’inizio.
Non la chiamerei “musica d’elite” ma nemmeno “il gruppo preferito di un piccolo poser quindicenne”.

Vedete, io ci sto girando intorno da righe e righe scritte dal sottoscritto ancora “frastornato” (in positivo), ma il fatto resta solo uno: Dovete ascoltare sta roba! Dovete assolutamente, lo dovete ai nostri artisti Californiani che tanto hanno sudato per tirar fuori qualcosa di veramente potente e originale (perché si tratta di materiale incredibilmente originale, nonostante il genere così abusato).
Un album indubbiamente accostabile a capolavori tecnici di un decennio fa, “solo” con qualche semibiscroma in più. Meravigliosi!

Track by Track
  1. Prison Born 98
  2. The Ancient Covenant 100
  3. Shape Shifters 90
  4. Coldy Calculated Design 100
  5. XenoChrist 99
  6. Sons Of Belial 95
  7. Legions Of The Serpant 98
  8. Planetary Duality I (Hideous Revelation) 80
  9. Planetary Duality II (A Prophecies Fruition) 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 100
  • Qualità Artwork: 0
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 100
Giudizio Finale
88

 

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