Death Heaven «Viral Apocalypse» (2008)

Death Heaven «Viral Apocalypse» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1230

 

Band:
Death Heaven
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Titolo:
Viral Apocalypse

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Matteo - guitar
Andrea - vocals, guitar
BRN - bass
Baital - drums

 

Genere:

 

Durata:
1h 11' 11"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il rammarico nello scrivere queste righe è grande. Quell'intro all'insegna di una ricerca carica di effetto e di potenza evocativa, che tanto mi aveva colpito si ferma li, senza proseguire. Esaltazione di un paio di minuti, che piazzati lì, così, vale quel che vale; cioè ben poco. Poi attacca la tiritera: burtal, brutal e ancora brutal, senza mai fermarsi, sempre tecnico e costruito, sempre devastante e serrato, principalmente legato alla tradizione americana, ma con venature cupe tipiche della controparte scandinava. Per altro non disdicevoli, se si tiene conto che in ogni caso il gruppo cerca sempre di essere più cerebrale possibile, ricco di cambi di tempi elaborati, lunghi riff e contorti assoli vorticosi (o meno).
Com'era quest'intro che tanto mi aveva preso. Beh, anzitutto incorporava l'uso di una dose di ambient-insustrial che non guastava ma soprattutto si rivolgeva verso lidi dal gusto sinfonico con uso di cori sintetici di grande effetto e coinvolgimento. Tutto questo non c'è nel resto del disco, che propone appunto in larga misura un death metal si potente e complesso (vedi le durate di certi pezzi oltre i 7 minuti) anche ben composto e arrangiato, ma terribilmente canonico. Mi sembra un peccato perdere un intuizione del genere a favore di una serie di brani che per quanto coinvolgenti alla fine non lasciano nulla e non invogliano all'ascolto. Un disco denso, ma colmo sempre di soluzioni già sentite e nonostante questo non sempre facilmente fruibili. Impossibile non fare almeno un plauso ad una band stilisticamente preparata e convinta, armata di chitarre taglienti e cupe supportate da una sezione ritmica precisa e distruttrice, ma già la prova alla voce ci riporta coi piedi per terra, con una performance anche in questo caso più che mai maligna, ma troppo riconoscibile.
Inoltre vorrei sottolineare che si tratta di un debutto, e che, per l'appunto, non mi aspetto di avere per le mani un capolavoro irrinunciabile e almeno in questo posso dare atto alla band del fatto che rimane comunque un buon esordio.
La traccia finale della durata di 22 minuti non contiene solo musica, ma anche delle soluzioni ambient-industrial con un recitato enfatico dai toni filosofici, che termina con una coda folk di chitarra acustica; francamente non indispensabile e nemmeno troppo efficace.

Track by Track
  1. Introduction To Humanity Annihilation 70
  2. New Virus Baptism 60
  3. Illusions Of Reality 60
  4. Interior War 65
  5. Inner Reflections 50
  6. Deletion In Progress 60
  7. Sacrifical Ritual Of Ugarit Dead 60
  8. The Plague 60
  9. Into The Desolation Of Artificial Spirituality 65
  10. Techno Decomposition World 1.0 60
  11. Portrait Of Earth Erasion (Techno Decomposition World 2.0) 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 45
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
61

 

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