Slytract «Explanation: Unknown» (2008)

Slytract «Explanation: Unknown» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Maglor »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1322

 

Band:
Slytract
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Titolo:
Explanation: Unknown

 

Nazione:
Ungheria

 

Formazione:
Gàbor B. Meiegh: Guitars and Vocals
Akos Tuza: Bass and Backing Vocals
Tamàs Galàtay: Drums and Backing Vocals

 

Genere:

 

Durata:
37' 46"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Slytract sono una band Ungherese, nata nel 2005 per volontà del singer e chitarrista Gàbor M. Melegh e che, dopo vari cambiamenti di line-up e con un demo all’attivo, si presenta al pubblico metal internazionale con questo primo full lenght dal titolo “Explanation: Unknown” sotto l’egida della Noise Head Records.
Il trio ci presenta un Death Metal vario e articolato, di matrice prettamente europea, le cui strutture complesse spaziano dai blast-beat a rallentamenti groovy, di quelli fatti apposta per lo scapocciamento, a varie ed inquietanti aperture “melodiche”. Il metro di paragone che mi viene da usare sono, oltre agli Hypocrisy, i Carcass, a metà strada tra la varietà di soluzioni di “Necroticism” e le aperture melodiche di “Heartwork”, complice anche la voce di Gàbor che risulta una sorta di screaming molto rauco e marcio, un po’ alla Walker. A tutto quseto i nostri aggiungono qulache ritmica dal sapore più moderno ed Hardcore, oltre a vari stop and go da cardiopalma.
Pur utilizzando elementi noti, gli Slytract non sono però certo una band-clone, anzi: mostrano grande personalità e varietà di idee che si concretizzano in una vera e propria valanga di riff i quali costruiscono brani violenti e convincenti nella loro mutevolezza, al limite del techno-death. Il tutto è supportato da un’abilità strumentale notevole nobilitata da una produzione grezza e potente al punto giusto nonché da un artwork che, seppure non brilli di luce propria, risulta comunque convincente.
C’è da dire che la band, a differenza di molti altri act che si cimentano nel genere, evita di cadere nella trappola della “corsa al massacro” facendo la gara a chi picchia più duro e più veloce, prediligendo al contrario velocità che, per i canoni Death, sono “soltanto” medie e costruendoci sopra partiture intricate e drammatiche.
Non è il caso di fare qui un track by track perché la qualità dell’album è assolutamente uniforme ed elevata per tutti gli otto brani che lo compongono, i pezzi scorrono infatti via che è un piacere trascinandoci in un vortice cha va giù fino alla cupa outro pianistica.
Il giudizio complessivo su questo lavoro non può che essere positivo, gli Slytract prendono infatti tra le mani l’insegnamento delle grandi Death Metal bands e lo reinterpretano con carisma e capacità offrendoci un disco di indiscutibile valore che farà la gioia di tutti gli amanti del metal estremo.

Track by Track
  1. Antitode 85
  2. I.O.N. 80
  3. Answer 80
  4. Marching Through The Defeated 85
  5. Between & Under 80
  6. 009 80
  7. As The Corners Take Shape 85
  8. Localized 80
  9. In Proof Thereof Evidence 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

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