Black Crucifixion «Promethean Gift» (2007)

Black Crucifixion «Promethean Gift» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
796

 

Band:
Black Crucifixion
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Titolo:
Promethean Gift

 

Nazione:
Finlandia

 

Formazione:
Forn :: vocals, instruments
E. Henrik :: Instruments
B. Aphel :: Guitar
Kullervo :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
37' 53"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Nonostante il nome trucidissimo, i Black Crucifixion sono in realtà una band finlandese che di Black Metal ha fatto solo un primo demo, per poi andare verso lidi più doom/dark, che qui hanno per l’appunto rimpiazzato completamente il sound Black degli esordi.
Il cd in questione, “Promethean gift”, è in realtà una ristampa con diversa copertina e con 4 bonus tracks dello stesso EP, che originariamente uscì nel lontano 1993. Appena premuto “play” si ascolta una musica un po’ strana, tipicamente doom/dark con una certa malinconia di fondo, tipo “The astral sleep” e soprattutto “Clouds” dei primi Tiamat, ma con il risultato che è un po’ meno aggraziato e più ruvido, e maggiormente poggiante sui riff di chitarra. E i tre pezzi veri e propri dell’EP sono proprio di questo stampo, salvo “Journey into myself (Into a Ritual)”, dove i BC mostrano un lato un po’ più introspettivo, caratterizzato dall’utilizzo della sola voce e delle chitarre acustiche, senza percussioni, con un risultato molto strano e avvolgente, e comunque riuscito.
I primi quattro pezzi scorrono in questo modo in una maniera fluida, senza lodi particolari, ma anche senza infamie. A dire la verità, è strano riascoltare questo tipo di musica che fondamentalmente non si fa più, questo tipo curioso di Gothic Metal primitivo, di quello che non aveva nulla a che fare con la commercializzazione, ancora ruvido, senza voce femminile e lontano da molti dei cliché gothic attuali, se non da tutti. E allora ecco che il riascoltare certe atmosfere dal sapore antico potrebbe colpire i metallari più affascinati dal lato atmosferico del metal.
I successivi quattro pezzi hanno la funzione (forse) di fungere da rapido ripasso dell’evoluzione musicale dei Black Crucifixion, e sono, nell’ordine, “Suomi Finland Saatana”, del 1996 che consiste in un altro brano introspettivo, ipnotico, con il basso che regge la struttura, senza sostanziali appoggi delle chitarra, e con una batteria che fa solo passaggi sui tom o sui piatti; l’omonima “Black Crucifixion” viene ripescata dal demo del 1991, ed è un brano Black Metal estremamente aggressivo, grezzo, caotico e parecchio violento, facilmente paragonabile ai Beherit (alcuni membri di questa band in effetti hanno militato nei Black Crucifixion); “Death water”, invece, mostra il “nuovo corso” dei BC, tipicamente dark/doom non ancora del tutto liberatosi dalle influenze black, e con la tastiera a conferirgli un aspetto un po’ più calmo. Conclude il disco la riproposizione live di “Flowing Downwards”.
In conclusione, a me questa ristampa dei Black Crucifixion è piaciuta, e mi ha riportato a sentire una musica che forse non si fa più, e che consiglio a chi apprezza i primi Tiamat e Paradise Lost. Va anche detto tuttavia che l’eterogeneità degli stili musicali potrebbe confondere qualche ascoltatore, che rischierebbe forse di non carpire appieno le capacità dei Black Crucifixion. E allora consiglio agli interessati un ascolto prima dell’acquisto, ancora meglio se insieme a qualcos’altro dei Black Crucifixion, in modo da avere più punti di riferimento.

Track by Track
  1. Promethean Gift 70
  2. Serpent of Your Holy Garden 80
  3. Journey Into Myself (Through a Ritual) 70
  4. Flowing Downwards 75
  5. Suomi Finland Saatana 65
  6. Black Crucifixion 80
  7. Death Water 65
  8. Flowing Downwards 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

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