Breakdust «Mutilated Earth» (2007)

Breakdust «Mutilated Earth» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Ernando »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
770

 

Band:
Breakdust
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Titolo:
Mutilated Earth

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
Alexandre Jupin - Guitar & Vocal
Olivier Lataste - Drums
Christophe Rodriguez - Bass
David Patanchon - Guitar

 

Genere:

 

Durata:
48' 18"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Breakdust suonano, come spesso accade negli ultimi tempi, thrash metal, ma miscelato con soluzioni moderne che strizzano spesso l’occhio alle produzioni figlie degli anni novanta. I suddetti provengono dalla Francia, per la precisione da Bordeaux, terra di vini rinomati; il nucleo nasce nel lontano 1997 e, dopo aver inciso tre demo, e dopo dieci anni di gavetta e di sudore speso sui palchi transalpini, arrivano all’agognato contratto discografico con la intraprendente 666 Production. Ciò accade grazie alle numerose recensioni positive, presenti sulle varie webzine di settore, della loro terza demo che cattura l’interesse della casa discografica originaria di Monaco, subito pronta ad investire sul four-pieces francofono. Il tutto accadeva a metà dell’anno passato e, dopo pochi mesi, a dicembre scorso, uscivano con l’agognato full-lenght. Tornando alla musica proposta dai cisalpini, essi ci propongono una musica aggressiva, violenta ma, allo stesso tempo, variegata: infatti, attingono a piene mani sia dalla scuola americana della Bay Area che da quella ispirata da quel sound, e cioè dal thrash moderno dei nineties ( l’inizio di Vision of Life sembra una canzone dei primi Machine Head), con qualche piccola digressione in ambiti più propriamente Death, miscelando, alla perfezione, le diverse attitudini. La voce, però, ahimé, è più growl che clean, con il conseguente risultato di un leggero appiattimento; ebbene sì, visto che il songwriting è talmente differenziato e mai statico, ricco di cambi di tempi e di riff, di assoli e di arpeggi, avrei preferito una voce più espressiva o, almeno, non anonima come nel caso di Mutilated Earth. Quindi, in definitiva, ci troviamo davanti ad un discreto debutto di una band che, nell’underground metal, ha tutte le potenzialità per dire la propria, nella speranza che possano crescere in modo tale da poter ambire a platee più ampie: bonne chance!

Track by Track
  1. Mutilated Earth 69
  2. Cruel Destiny 68
  3. Whom to Believe 70
  4. More & More 68
  5. Growth of Intolerance 70
  6. Eye of Cyclone 68
  7. The Malignant 72
  8. Bitter Prayer 75
  9. Vision of a Life 71
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 66
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

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