Prosthetics «Prosthetics» (2007)

Prosthetics «Prosthetics» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Barbaro »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
919

 

Band:
Prosthetics
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Titolo:
Prosthetics

 

Nazione:
Spagna

 

Formazione:
Dani - Basso voce
Xisco - Chitarra
Jaume - Chitarra
Toni - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
27' 30"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Un noto filosofo greco riteneva che tutte le cose abbiano il proprio luogo naturale, e la lingua inglese è il luogo naturale del metal, come l'italiano lo è per l'opera e il portoghese per la musica latino americana. Ecco perché le liriche dei Prosthetics non poggiano a dovere sugli arrangiamenti della loro musica. Opinione personale, forse opinabile, ma credo condivisa da molti.
I Prostethics provengono dalle baleari famose più per il flamenco e le serate mondane di Ibiza che per la musica metal. Essi propongono comunque un thrash piacevole, anche se per niente innovativo, all'ascolto vengono in mente un bel po' di gruppi provenienti dalla bay area che hanno dominato gli anni ottanta anche se nel loro sound non mancano alcune influenze europee. La stessa produzione tende a questo obbiettivo con chitarre grezze e sezione ritmica nettamente divisa.
A Cualquier Precio è di buon impatto anche se da subito si fa fatica a non associare il timbro del cantante Dani a quella del rosso Mustaine. Condena è una midtempo che non convince, interessante di primo acchito ma piatta subito dopo.
J3B1 invece convince e molto, anche Dani sembra più presente con un cantato più personale e penetrante, di sicuro uno dei pezzi più interessanti. Da ora il demo si fa più pesante, sia a livello compositivo che artistico. Dopo Nunca Veras, Mi Camino è il primo pezzo davvero originale che merita attenzione, subito seguito dalla superba Sigue en Pie veloce e prepotente come legge vuole, con passaggi accattivanti e arrangiamenti coinvolgenti.
La chiusura di Bayo Cero lascia un buon sapore, velocità e violenza, quello che alla fine uno ricerca per tutto il disco, una specie di premio finale.
Ad ascolto finito le mie perplessità sulla lingua rimangono tutte soprattutto per il fatto che lo spagnolo sia usato anche per il booklet, scelta francamente infelice per chi ha bisogno di promuovere la propria musica anche all'estero. Altro demerito: l'originalità, ingrediente necessario.

Track by Track
  1. A Cualquier Precio 65
  2. Condena 55
  3. J3B1 65
  4. Nunca Veras 60
  5. Mi Camino 70
  6. Sigue en Pie 60
  7. Bajo Cero 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
62

 

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