Riccardo Moccia «Sensed» (2022)

Riccardo Moccia «Sensed» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.07.2023

 

Visualizzazioni:
272

 

Band:
Riccardo Moccia
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Titolo:
Sensed

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Riccardo Moccia :: All instruments

 

Genere:
Death Metal / Post Metal / Progressive / Technical Death Metal

 

Durata:
45' 17"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
30.03.2022

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Against PR
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Recensione

Il nuovo full length “Sensed”, progetto solista di Riccardo Moccia, è uno di quei dischi Djent/Death Metal più che deathcore con tutti i pregi (per fortuna prevalenti) e difetti tipici dei dischi di questo genere, che ci propone 9 brani più due intermezzi rappresi in poco più di tre quarti d’ora di musica.
Partiamo dai pregi: è evidente che in questo album Riccardo sa esattamente cosa fare del proprio strumento, e come suonare tecnico ma anche fruibile e coinvolgente, non impostato sulle due corde più spesse della chitarra. Ne sia di questo un esempio dato dal brano d’apertura, “Uncreation egg form”, che tramite alcuni cambi di bpm riesce a rendere l’intero brano più agile, cosa che si sente anche nel secondo brano, più roccioso, e che va perfino a lambire sonorità alla Strapping Young Lad verso la fine del brano, e non manca un po’ di pazzia sonora, ascoltabile in “mirror’s lie” intorno a 2.20 circa, mentre la parte finale si cimenta con sonorità più doom ben riuscite, che a dire la verità potevano conferire un’altra marcia in più se fossero proseguite per più a lungo.
Come si sarà capito, il difetto di “Sensed” è abbastanza comune ai dischi registrati da poche teste e in questo genere, ed è dato dal fatto che l’album poteva comunque essere un po’ più vario, avere momenti che non siano completamente e costantemente devoti allo djent, come ad esempio un assolo, oppure un riff più lineare, in modo da far rifiatare l’ascoltatore. Si preferisce invece battere chiodo sulla strada del djent per molta parte dell’album, ed è forse per questo che intorno alla metà “Sensed” vacilla un po’, proponendoci un paio di brani non male, ma senza soluzioni particolari, come “Constructive” o “Becoming”. Per fortuna che di lì a poco si ricomincia a tirare vangate con la più tipicamente death metal “Freewill”.
Insomma: alcuni difetti, ma tanti pregi, per fortuna. Se il death metal macchiato dal djent è la vostra musica, date una chance a “Sensed” di Riccardo Moccia.

Track by Track
  1. Uncreation egg form 75
  2. Spiralling thoughts 75
  3. Before the before 75
  4. Mirror's lie 75
  5. Limbo - Intermezzo S.V.
  6. Constructive 65
  7. Becoming 65
  8. Freewill 75
  9. Outer voices - Intermezzo S.V.
  10. Speechless 70
  11. Bowels 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 12.07.2023. Articolo letto 272 volte.

 

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