Divine Ascension «As The Truth Appears» (2011)

Divine Ascension «As The Truth Appears» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Divine Ascension

Titolo:
As The Truth Appears

Nazione:
Australia

Formazione:
Jennifer Borg :: vocals
Karl Szulik :: lead & rhythm guitars
Robert Inglis :: lead & rhythm guitars
David Van Pelt :: keyboards
Simon Mahoney :: bass
Luke Wenczel :: drums

Genere:

Durata:
49' 40"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Dall’altra parte del pianeta e più precisamente dall’Australia, giungono questi Divine Ascension. Per una volta questo continente non ha prodotto un gruppo hard rock ma ha lasciato fermentare un altro genere musicale, seppur derivante lontanamente dallo stesso e ha trovato nei DA la sua concretizzazione.
Che il Symphonic Metal ormai stia spopolando in ogni parte del globo non è cosa nuova e di certo non mi meraviglia, in fondo, che sia giunto persino dall’Australia, ma almeno non si tratta della solita band fotocopia di Nightwish, After Forever o Epica o altri, tutt’altro, i nostri introducono delle curiose ambientazioni Power Metal nelle composizioni, generando qualcosa che si lascia ascoltare con piacere e che scorre senza rimpiangere di non aver cliccato su play.
La splendida e potente voce di Jennifer Borg guida l’intero debut-album “As The Truth Appears” per quasi cinquanta minuti regalandoci momenti di vero godimento auditivo, in alcune occasioni specialmente raggiunge il suo apice, come su “In My Mind” e “Vision Divine”.
Il songwriting è incentivato da una forte passione che sfocia con naturalezza in assoli tecnici ma accattivanti oltre che da drumming adatto e ritmi energici, peccato per la produzione che relega le chitarre ritmiche in secondo piano e lascia un volume troppo alto a tutte le tastiere che, così facendo, appaiono inesorabilmente troppo prominenti rispetto al resto, pur rappresentando per bene l’ottimo lavoro del tastierista David Van Pelt, ispirato particolarmente da atmosfere sinfoniche e gotiche, ottimo sottofondo per quella che appare come una voce femminile carismatica e adattissima a tutta questa energia che scaturisce dal platter.
Se la produzione fosse stata più congrua e avesse valorizzato anche il lato ritmico delle chitarre, basso e batteria, questo disco sarebbe stato un piccolo capolavoro ma, così facendo, forse per scelte stilistiche, “As The Truth Appears” resta per forza di cose al rango di “buon debut-album su larga scala” e non riesce ad accedere a qualcosa di più. Un vero peccato, soprattutto perché i nostri sono veramente originali ed ogni canzone, pur essendo influenzata da molto altro, è progettata e suonata in modo ottimo.
Posso dire che gli amanti sfegatati del genere apprezzeranno ma, con questo talento, i nostri non faticheranno a costruire qualcosa di maggiormente valido in futuro. Promossi ma col debito.