Veratrum «Visioni» (2018)

Veratrum «Visioni» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Fleshrequiem »

 

Recensione Pubblicata il:
30.07.2018

 

Visualizzazioni:
2452

 

Band:
Veratrum
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Titolo:
Visioni

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:

 

Genere:
Symphonic Black Metal

 

Durata:
20' 35"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Cult Of Parthenope Promotion
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Recensione

L'attidune delle band nei confronti del black va sempre più staccandosi dalla sua concezione primoriale un tempo capeggiata dai tipici satanelli misantropi che volevano farne un culto ed invece hanno reso questo genere uno dei più suonati in assoluto nella storia del metal assieme al death.
In effetti si è sempre più puntato su produzioni di elevata qualità (anzicchè demonizzarle in quanto non "trve"), tematiche storico/culturali (vedi Absentia Lunae, Scuorn ecc...) ed una sempre minore stigmatizzazione del melodico e del sinfonico.
Quello di cui andrò a parlare è un gruppo che non si è limitato alla mera copertina bianco e nero raffigurante un bosco ed una scritta incomprensibile (l'artwork è di quel genere ma decisamente più elaborato) o qualche riff registrato in garage; parlo dei Veratrum e del loro Black/Death sinfonico.
"Visioni" è il titolo dell'EP che andremo ad analizzare, un EP che sin dalle prime note fà intuire l'altissima qualità musicale che questi signori ci propongono.
Ascoltare "Visioni" è come assistere ad un opera dai connotati apocalittici, la componente sinfonica è maestosa ed evocativa di atmosfere che fanno pensare al divinatorio, al premonitore (prophetic metal non a caso). La stesura dei pezzi è di una raffinatezza atipica se consideriamo gli standard di questa scena (altri gruppi invece sembrano elefanti in un cristalleria) e tutto sembra avere un senso e sembra stare dove deve stare, inoltre, l'uso magistrale dei blast beat è un ausilio all'epicità delle parti sinfoniche come se con loro volessero gestire la tensione brano per brano passandosela l'uno con l'altro così da tenerla sempre viva, non lasciandola così statica e mono colore.
"Oltre il vero" apre l'EP e dà una panoramica mi sento di dire superficiale di quello che vi attende, ovvero un continuo crescendo di pathos. "Per Antares" funge da Overture de "L'alchimista" ed è caratterizzata da una serpentina caotica di voci demoniache che si intersecano tra di loro in maniera particolarmente emozionante per poi sfociare appunto ne "L'Alchimista", altra perla di "Visioni" su cui avrei fatto un film se avessi avuto ambizioni cinematografiche tanti sono i flash che mi sono fatto durante l'ascolto.
"La Stella Imperitura" è la più epica delle tre, e secondo me il fiore all'occhiello del nuovo lavoro dei Veratrum. Contraddistinta da un coro melodico che può trovare secondo me commenti o molto positivi o molto negativi in base a come li si digerisce, è il punto in cui l'album esplode in un imbrido di grazia e violenza paradossalmente raccapricciante. Qui il ritornello di blast beat con muro orchestrale, l'intemezzo con assolo e la chiusura col coro di cui vi parlavo prima sono da goduria da ricci prima di andare a chiudere coi cori soavi da requiem e la combo piano/clarinetto dell'outro "Limen Operis".
Tutto è a prova del più impestato dei recensori ma se proprio vogliamo andare a guardare con la lente d'ingrandimento a volte può risultare pesante il ripetersi di alcuni passaggi che vanno ad allungare inutilmente i brani e lo screaming può dare l'idea del fuori contesto e risultare "piccino" a tratti rispetto alle parti strumentali che come ho già detto sono maestose. Quest'ultimo mi ha ricordato un pò Helmut dei Belphegor pre Nuclear Blast e ne "L'Alchimista" mi è venuta in mente "Demonic Staccato Erection".
In ogni caso, salamelecchi e puntigliosità a parte, consiglio trasversalmente l'ascolto di questo EP. Soddisfazione garantita.

Track by Track
  1. Oltre IL Vero 75
  2. Per Antares 80
  3. L'alchimista 80
  4. La Stella Imperitura 85
  5. Limen Operis 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Fleshrequiem » pubblicata il 30.07.2018. Articolo letto 2452 volte.

 

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