Necroven «Worship Of Humiliation» (2012)

Necroven «Worship Of Humiliation» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
820

 

Band:
Necroven
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Necroven

 

Titolo:
Worship Of Humiliation

 

Nazione:
Spagna

 

Formazione:
Jonathan Reina :: Vocals, Instruments

 

Genere:

 

Durata:
43' 2"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dietro l’ambizioso progetto spagnolo Necroven c’è la figura di Jonathan Reina, cantante e polistrumentista intento verso proposte musicali riguardanti il metal estremo se consideriamo che milita anche negli Apostles Of Perversion come batterista e nei Winterstorm come batterista e cantante quindi abbiamo un artista a tutto tondo che sa giostrarsela ben bene con Death, Thrash e Black Metal in generale.
Dopo due demo, “Worship Of Humiliation” è quindi la testimonianza di un Reina ben attento a ciò che intende suonare, ovvero del Death Metal rigorosamente vecchia scuola, e decide di intraprendere tutto questo da solo preoccupandosi di curare anche l’artwork, testi, arrangiamenti insomma tutto ciò che si trova alla base di un album. Da lodare sicuramente per il grande zelo dimostrato.
“Worship…” però ha una falla difficilmente riparabile per come è stato concepito: è noioso e alle volte decisamente banale. Certamente non che il Death Metal old-school si avvalga di chissà quale ricerca musicale e sperimentazione ma non bisogna nemmeno far stufare l’ascoltatore dopo 5 minuti nemmeno. Questo mai.
La tecnica sostanzialmente è buona e, anche se compaiono spessissimo i soliti blast beat di una batteria dal suono che potrei definire addirittura “vintage”, il discorso si chiude sempre perennemente nel solito modo: occultismo, morte, distruzione raccontati con un growl poderoso e cavernicolo (in questo caso un’interpretazione monocorde che mi ha portato all’esasperazione più volte), riff thrashy e scontati e sporcizia sonora in ogni dove, come da scuola imposto.
Riassumendo, i pregi di “Worship Of Humiliation” sono senz’altro quelli di essere stato concepito, cantato e suonato interamente da un solo uomo che si è spezzato in quattro (letteralmente, visto che ci sono 4 strumenti che suonano, registrati senza dubbio in overdubbing) ma tolto questo, ben poco resta tranne qualche episodio da sottolineare come “Ecstasy Beyond Possession” e “Ancient Rites Conjuration”, estreme e massicce e dotate di un minimo di personalità.
Chissà, se fosse stato suonato da almeno 3 o 4 persone il tutto sarebbe uscito migliore di così? Chi può dirlo? Personalmente ritengo tutto ciò un prodotto per veri amanti del genere e nulla più.

Track by Track
  1. Worship Of Humiliation 50
  2. Tormented Till Death 50
  3. Exhale the Petilence 55
  4. Enclosed In a Dead Soul Dimension 60
  5. Rejoice In Purulence 60
  6. Ecstasy Beyond Possession 70
  7. Epoch Of Chaos Glorification 50
  8. Ancient Rites Conjuration 70
  9. Malediction In Dormant Obscurity 70
  10. Defeat Of The Stagnant Faith 60
  11. Exhumating Profaned Flesh (Unconsecrated Cover) 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
59

 

Recensione di carnival creation » pubblicata il --. Articolo letto 820 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti