Lost Ape of Killa «Lost Ape of Killa» (2011)

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manowar »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
673

 

Band:
Lost Ape of Killa
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Titolo:
Lost Ape of Killa

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:

Federico De Luca(vocal)
Pietro Blanca(guitar)
Luca Bajardi(drummer)
Blu Falabella (bass)

 

Genere:

 

Durata:
31' 9"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Più volte ho cercato un gruppo in grado di darmi pezzi alternative metal seguiti dall’alternanza di voce pulita e growl, affiancati da alcuni pezzi strumentali o semi-strumentali di pura tecnica; una band però mossa da rabbia e dall’energia conferitole dall’indignazione provocata da una società dove si è schiavi di pochi, che siedono su poltrone di velluto rosso e capace di trasferire questa rabbia agli strumenti per convertirla in musica. Ho sicuramente trovato nei Lost Ape of Killa, e nel EP che prende il nome dallo stesso gruppo, una fusione musicale molto interessante capace di trasmettere sensazioni diverse a seconda del brano ascoltato. Nata nell’agosto del 2005, la band sicula è caratterizzata da un sound di stampo alternative/death di grande qualità che sfuma a tratti in apprezzabili e brevi intermezzi melodici di grande impatto sull’ascoltatore. La presenza di pezzi strumentali e semi-strumentali ne fanno sicuramente un ottimo stacco capace di rapire per la tecnica e per la sonorità, in alcuni casi lunghi e molto lenti, in altri più veloci e aggressivi, ma comunque di grande livello musicale. Iniziamo ad analizzare l’EP e il primo brano che troviamo è “We Still got a Voice to Scream”; il profondo sdegno della band per una società di pecore tutte uguali, diviene musica, incitando l’ascoltatore a farsi sentire, a ribellarsi, a far casino e far presente il proprio parere. Il brano è caratterizzato dall’alternanza di voce pulita e di quella in growl, molto ben strutturata tecnicamente e che ne fa sicuramente un inno alla ribellione: quindi fate sentire la vostra voce gente! Il secondo brano è “Self-Forgiver”, che presenta un ottimo basso e batteria in apertura ed è interamente in growl con riff di chitarra veloci e molto elaborati che le conferiscono energia da pogo. Anche qui l’urlo di sdegno verso una società vuota priva di significato, dove i soliti devo pagare per le scelte sbagliate dei potenti si trasforma in musica, ma con un impronta più death rispetto a quella analizzata precedentemente. “Bloodshed” presenta differenze sotto il punto di valutazione musicale: un’alternanza tra growl e voce pulita che danno alla canzone diverse sonorità molto particolari, viene affiancata da una batteria più è aggressiva che conclude il tutto la presenza di un coinvolgentissimo assolo quasi al termine della canzone. “Toys” è un brano molto melodico, lento e rilassante, sa trascinare l’ascoltatore in un fittizzio limbo di pace; infatti si hanno due stacchi in cui il ritmi accelerano in progressione e che fanno risalire all’improvviso. Qui la tecnica strumentale è facilmente individuabile in ogni sua piccola parte e non manca nemmeno un magnifico, ma breve, assolo. “Please insert Coin” è un brano interamente strumentale di grande energia e rabbia; sicuramente trasmettemdo voglia di pogo con intermezzi più lenti e meno aggressivi, ne fanno una canzone altalenante, ma di grande impatto musicale. Si prosegue con “Distracted”, lasciandoci alle spalle i pezzi più strumentali e lenti per approdare a un brano di stampo molto più death metal, ma che inserisce un intermezzo centrale molto tecnico. Il testo invita ad aprire gli occhi e a comprendere quello che realmente ci circonda, a dissipare le bugie che ci vengono rifilate e che comprano il nostro silenzio “Can't you see the truth behind all the lies?”. Ultimo brano analizzato di questo EP dei Lost Ape of Killa è intitolato “Unmasked Secrets”, caratterizzato da una prima parte più lenta e tecnica, ritmica e con voce pulita e poi con riff velocissimi, batteria a mitragliante e voce in growl. Sicuramente la cosa che colpisce di più è la progressione lenta ma sempre più accelerata e si ha un aumento esponenziale delle ritmiche e della velocità che porta ad un culmine molto aggressivo. Questo decade immediatamente in un finale lento, ma molto tecnico e melodico di grande impatto. Consiglio vivamente i Lost Ape of Killa a tutti i metalheads che non hanno troppo sdegno per la musica l’alternative metal e per quella caratterizzata da intervalli più strumentali e melodici affiancati da quelli più duri e crudi.

Track by Track
  1. We Still got a Voice to Scream 80
  2. Self-Forgiver 75
  3. Bloodshed 70
  4. Toys 80
  5. Please insert Coin 75
  6. Distracted 70
  7. Unmasked Secrets 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

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