The Pek «Heroin» (2010)

The Pek «Heroin» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
674

 

Band:
The Pek
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Titolo:
Heroin

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Dado - drums
Gabry - bass, vocals
Cava - guitar, vocals

 

Genere:

 

Durata:
42' 38"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Pek sono un trio alternative rock nato nel 2007. Il gruppo trova ispirazione nelle sonorità degli anni ’90 e della scena grunge ma anche nel rock ruvido e psichedelico degli anni ’70. Nel novembre del 2010 esce il loro album d’esordio “Heroin” pubblicato con l’etichetta genovese Taxi Driver Records. Questo interessante lavoro è un concept album che trae spunto dalla degenerazione fisica ed esistenziale di Danny, il protagonista, che viene raccontata attraverso sette tracce suddivise in tre atti: il primo è caratterizzato da suoni più nitidi e brillanti per poi evolversi in sonorità ruvide e cupe del secondo. Le atmosfere cambiano nel terzo e ultimo atto in cui emerge in maniera non troppo vistosa l'anima psichedelica della band. Come già detto, il lavoro nel suo complesso è abbastanza interessante; "Heroin" è infatti un disco molto curato sotto tutti i punti di vista tecnici e compositivi: la qualità audio e la scelta dei suoni risultano sempre molto curati con chitarre sature e pastose perfette per il riffing proposto, basso in posizione prevalentemente di tappeto ritmico insieme alla batteria e una bella voce proposta con un sound abbastanza distorto che funziona veramente bene su quasi tutti i pezzi. Si può cogliere purtroppo qualche piccola imprecisione melodica nelle sezioni di chitarra acustica: anche ammesso che siano sperimentazioni armoniche, alcune note fanno proprio storcere il naso, ma non è comunque nulla di grave ai fini del giudizio. Anche per quello che riguarda la composizione, tutti i pezzi sono molto curati: le sezioni di intro ben si prestano a lanciare la varie tracce che riescono ad evolversi con riff compatti e pieni di groove, non mancano richiami a sonorità e giri tipici del blues che forniscono varietà alle sonorità proposte così come lunghe parti interamente strumentali di assoli o inserti acustici. Veramente un bel lavoro niente da ridire, anche se l'artwork proposto, in linea con la componente psichedelica della band che secondo me riesce a trovare poco spazio, non mi convince proprio: lodevole la ricerca di una grafica non banale, però già dalla scelta di tonalità di colore così brillanti per quello che è un sound abbastanza scuro, non si presta bene. Complessivamente quindi il lavoro è promosso pienamente e caldamente consigliato agli ascoltatori di hard rock sperimentale veramente carico di influenze diverse.

Track by Track
  1. Fold 70
  2. Down 75
  3. Want 75
  4. Desire 80
  5. Neo 75
  6. Lucky Boy 75
  7. Follow 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

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