Boris & Ian Astbury «Bxi» (2010)

Boris & Ian Astbury «Bxi» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
674

 

Band:
Boris & Ian Astbury
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Titolo:
Bxi

 

Nazione:
Giappone

 

Formazione:
Ian Astbury :: Vocals
Takeshi Ohtani :: Bass, Guitar
Wata :: Guitar, Vocals
Atsuo Mizuno :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
20' 12"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Io do per scontato che voi sappiate chi sono i Boris e quale gigantesco (per non dire biblico) contributo hanno dato in quasi vent'anni alla musica sperimentale nel mondo.
Ai boris io passo tutto anche perchè sono l'imprevedibilità fatta band! Ci hanno abituati negli anni a cambiamenti repentini di stile, sonorità, effettistica ecc.; nati da una costola del Doom-Rock e spinti ogni tanto all'estremità toccando il Drone, strizzando l'occhio (a mandorla in questo caso) allo Psychedelic Sludge, al Lo-Fi, al Punk più becero, all'Ambient malato, insomma a tutto ciò che non è assolutamente commerciale in tempi come questi ma che tuttavia contiene un'enorme dose di fascino e di vissuto che moltissimi “amanti della buona musica” (e qui è sempre tutto relativo) dovrebbero almeno una volta approfondire.
Vale sempre la pena ascoltare un disco dei Boris, qualsiasi esso sia, beninteso.

Anche stavolta le carte in tavola non cambiano in base a classe ed i nostri beniamini orientali hanno partorito un buon EP frutto della collaborazione con un'ugola d'eccezione, Ian Astbury, talentuosa voce dei The Cult, rimpiazzo -ben riuscito per altro- di Jim Morrison nei Doors e voce in alcuni spettacoli dal vivo degli MC5 oltre che ospite nell'album solista di quella vecchia volpe di Slash.
Curriculum di tutto rispetto quindi e, come ultima (ma non ultima) esperienza, ce lo troviamo qui, proprio in BXI assieme al trio di musica contemporanea più visionario che esista attualmente.
Parlare di buona produzione sonora è relativo al massimo quando si parla delle produzioni dei Boris in quanto il genere è basato su frequenze distorte, basse talvolta sporche fino all'inverosimile; qui non c'è troppa differenza nonostante si percepiscano benissimo tutti gli strumenti i quali, attraverso una ricerca musicale che definirei essenziale, di sovente anche minimalistica, generano atmosfere adattissime per ciò che i nostri vogliono effettivamente farci sentire.
Buona la cover dei The Cult “Rain”, cantata da Wata con la sua voce angelica e delicatissima.
Signori, quando c'è classe...ci sono i Boris.
Ancora una volta si sono dimostrati una band all'altezza della loro follia.

Track by Track
  1. Teeth And Claws 75
  2. We Are Witches 75
  3. Rain 80
  4. Magickal Child 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

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