Ever Glade «Things To Save» (2009)

Ever Glade «Things To Save» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
724

 

Band:
Ever Glade
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Titolo:
Things To Save

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Baratto Mattia: Basso
Boscarato Luca: Batteria
Maestri Silvio: Chitarra
Panin Matteo: Voce

 

Genere:

 

Durata:
43' 33"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La band si forma nell’anno 2003 come evoluzione di un progetto precedente,

partendo direttamente da un repertorio costituito da cover (Pearl Jam, Alice In Chains) da cui si possono percepire molte influenze acquisite sul loro genere, ben fissato sul grunge molto melodico che a sprazzi arriva ad un post-rock quasi stoner.

Nel 2005 la band incide il primo demo ufficiale dal quale tutto sommato non si sono più spostati troppo, nonostante l'ingresso di un nuovo componente nella band; a seguito di un altro demo del 2007, nel 2009 pubblicano l'album dal titolo “Things To Save” con l'etichetta inglese UK Division dopo che alcuni dei pezzi contenuti sono stati inseriti nella colonna sonora del thriller indipendente “Loro”.

Dopo questa breve introduzione della band, analizzando il loro album purtroppo non assistiamo ad un lavoro particolarmente interessante dal punto di vista compositivo: i pezzi complessivamente risultano piatti e forse un po' troppo banali, anche se estremamente ben suonati e arrangiati.

Un'analisi pezzo per pezzo ci porta tuttavia a caratterizzare abbastanza soggettivamente “Things To Save”, francamente il primo brano del disco presenta un bellissimo testo e ben cantato (con una nota di merito per l'ottima dizione che fa capire bene ogni parola), il pezzo procede molto bene e si arriva ad un bridge ben strutturato sui tom di batteria molto interessante, ma purtroppo va a perdere l'inhtensità creata proprio con un secondo bridge che non aggiunge nulla al pezzo. Passando alla seconda song, questa risulta decisamente piatta e banale con un song writing decisamente limitato; mentre in altri possiamo apprezzare bellissime introduzioni e passaggi ben valorizzati. Ovviamente questi sono aspetti che possono anche essere apprezzati in composizioni decisamente più stoner dove le cadenze sono abbastanza ripetitive; ma purtroppo gli Everglade non propongono certe sonorità, o almeno non soltanto. Non mancano però riff abbastanza graffianti e dal buon groove come in "dirty world", di cui è disponibile sul loro myspace un video clip ufficiale.

Prendendo gli elementi evidenziati per questi primi pezzi, possiamo purtroppo ripegarli alla descrizione di tutto il disco che risulta quindi anche abbastanza ripetitivo.

Per quanto riguarda il mixaggio dei brani, è stata usata una impostazione decisamente "commerciale" dove la cassa di batteria viene lasciata dietro a favore di chitarre brillante e cristalline, la voce è veramente ben fatta, sia a livello canoro sia come bilanciamento di fequenze senza troppi usi e abusi di effetti e con bellissime controvoci. Anche il basso ha il giusto peso nel sound che ne esce riuscendo a dare il giusto corpo.

Trovo invece l'artwork della band molto azzeccata: un ottimo mix di vintage e moderno sia nelle grafiche che nel look complessivo della band.

Tirando le somme di questo lavoro, credo sia un discreto punto di partenza per cercare di estendersi a nuovi orizzonti musicali e compositivi, magari spaziando in maniera più energica su altri generi e arricchendosi di nuovi elementi.

Track by Track
  1. Human being 65
  2. Dark fire 55
  3. Fireball 55
  4. A bitter taste 60
  5. Things to save 55
  6. Weak voices 65
  7. Dirty world 70
  8. Sometimes sleeping 60
  9. Not so able with lies 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
63

 

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